Resident Evil 5: demo disponibile anche in Europa (con considerazioni)


Già disponibile dal mese scorso sul Marketplace giapponese, la demo di Resident Evil 5 fa la sua comparsa anche qui nel Vecchio Continente. Attualmente disponibile solo su Xbox LIVE, probabilmente fra circa una settimana la si potrà scaricare pure su PlayStation Network.

Chiaramente non possiamo esimerci dal riportare qualche brevissima considerazione, se non altro per la portata del titolo in questione. Consci del fatto che si tratti di una versione dimostrativa (mica tanto!), e consapevoli che una più robusta e articolata prova su strada sia d’obbligo, ecco quanto è emerso di primo acchito.

Volente o nolente, in buona sostanza, Resident Evil 5 evidenzia una volta per tutte la ferma intenzione nel voler dare una svolta alla storica serie targata Capcom. Non a caso le analogie con il precedente Resident Evil 4 sono tante e sotto gli occhi di tutti, il che non può che far storcere il naso a coloro i quali, quantomeno, sperassero in un vago ritorno alle origini.

Questo quinto capitolo sembra decisamente essere figlio del proprio tempo, nel bene e nel male. Difatti, se nella precedente iterazione certe soluzioni strutturali (come la visuale immediatamente dietro le spalle) risultarono innovative e foriere di una nuova ventata di idee, lo stesso, a parità di condizioni, non può dirsi per Resident Evil 5.

Su tutto, l’impossibilità di muoversi e sparare contemporaneamente risulta davvero una discriminante non indifferente. In certe situazioni l’eccessiva macchinosità del nostro personaggio incide notevolmente sulla resa della giocabilità, rendendola lenta e snervante. Certo è che prendendoci un po’ la mano la situazione tende a migliorare, ma non osiamo immaginare cosa possa accadere in presenza di un cospicuo numero di infetti.

Qualcuno potrebbe rilevare – non completamente a torto – che il non poter camminare e mirare nello stesso tempo abbia da sempre costituito una delle peculiarità di questa serie. Eppure tale considerazione sembra mal adattarsi al contesto che Capcom ci propone adesso, dato anche il palese sbilanciamento verso un genere decisamente action, più che survival-horror, cozza con certe limitazioni.

In sede di recensione andrà appurato quali dei due generi prevalga con esattezza, ma già da ora l’impressione è che vi sia ancora più azione del suo predecessore – che sotto tale aspetto venne già considerato eccessivamente “sbilanciato”. Ma d’altra parte lo abbiamo già accennato: di survival-horror, residentevilianamente inteso, c’è davvero poco.

Una delle novità pregnanti è indubbiamente la presenza di Sheva, compagna di sventura del più celebre Chris. Difficile al momento stabilire in che misura risulti azzeccata questa introduzione; certo è che la possibilità di portare a termine l’intera campagna in due giocatori è sintomo di un conformismo dettato dal successo di altre produzioni – Gears of War, giusto per citarne una.

Altra storia il comparto grafico. Resa visiva dei personaggi, effetti luce e quant’altro si integrano alla meraviglia. In certi frangenti qualche animazione (vuoi anche per quanto espresso poco sopra) lascia un po’ a desiderare, ma nell’insieme si tratta sicuramente di una delle cose migliori viste in questa generazione di console.

Insomma, meglio fermarci qui e lasciare che siate voi stessi a farvi un’idea, seppur sommaria, di questo titolo. L’appuntamento però è solo rimandato al 13 Marzo, giorno in cui il gioco approderà sugli scaffali. Da allora capiremo di che cosa e perché dovremmo avere paura!

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