Al GamesCom di Colonia era presente uno stand dell’Iranian National Foundation of Computer Games, che ha presentato alcuni progetti sviluppati internamente in Iran.
Amir Tarbyatjoui, che si occupava dello stand durante la fiera, ha rilasciato alla BBC la seguente dichiarazione: “Stiamo sfruttando quest’evento per promuovere ciò che sta accadendo nella game industry iraniana. Crediamo di avere un grande potenziale e vogliamo metterlo in mostra”.
I giochi presentati includevano uno sparatutto fra carri armati ambientato nel conflitto fra Iran e Iraq, un’avventura con una protagonista femminile di nome Sara, un GDR basato sulla mitologia iraniana, un gioco che ripercorreva i primi giorni della Rivoluzione Islamica e un platform ambientato in Persia. La mitologia persiana è ricca di spunti interessanti, come dimostrano i titoli occidentali che negli ultimi anni hanno iniziato ad attingervi a piene mani, e gli sviluppatori iraniani ne sono consapevoli.
La BBC ha anche toccato il tasto di Special Operation 85: Hostage Rescue, un titolo dove il giocatore vestiva i panni di un iraniano impegnato a lottare contro americani e israeliani per salvare uno scienziato nucleare. Bahram Borgheai, sviluppatore presente allo stand, ha commentato che “di certo non è stato programmato da zero, ma chi lo ha realizzato ha semplicemente preso un gioco già esistente modificandone alcune texture e altri elementi”.
Quel che è certo è che ogni paese ha i propri mezzi di espressione e un bagaglio storico/culturale che ne influenza l’operato, quindi sarebbe normale aspettarsi argomenti e problematiche differenti dai prodotti sviluppati in Iran. Considerando che l’Iran è probabilmente uno dei pochi paesi islamici ad avere la possibilità di dire la propria nel settore dei videogiochi, avendo conosciuto un periodo di massiccia occidentalizzazione prima della rivoluzione, sarà interessante seguire la crescita di questi progetti. Gli sviluppatori dell’Iranian National Foundation of Computer Games puntano a essere presenti anche al prossimo E3, ma non ci sarà alcuno stand a essi dedicato.
