PSPgo: la recensione

Annunciato ufficialmente durante lo scorso E3 2009 di Los Angeles, il quarto modello di PSP è finalmente arrivato nei negozi di tutto il mondo ed ovviamente non potevamo mancare di recensirlo per voi.

PSPgo (nome in codice PSP 4000) vede nel nuovo restyling il primo effettivo cambiamento estetico rispetto ai precedenti modelli. Forma e peso sono decisamente cambiati dalla prima PSP, ma non solo: la svolta di Sony con PSPgo sta soprattutto nella discutibile scelta di eliminare il lettore UMD per incentivare la distribuzione digitale attraverso PlayStation Store.

Come però accennato più volte dalla casa Giapponese, PSPgo non è stata pensata per sostituire i modelli precedenti ma bensì affiancare PSP 3000 nel mercato delle console portatili Sony, in modo da poter coprire le varie tipologie di utenze (feticisti del supporto fisico e del digital delivery).

Di seguito vi proponiamo le nostri impressioni dopo alcuni giorni di prova, descrivendo nel dettaglio le nuove caratteristiche e funzionalità per capire veramente cosa PSPgo può offrire.

L’evoluzione di PlayStation Portable

Prima di inziare a parlare di PSPgo e delle specifiche tecniche e funzionali della console vogliamo rivedere insieme a voi il percorso evolutivo di PlayStation Portable lungo i circa 5 anni della sua esistenza.

Durante l’E3 del 2003 Sony annuncia lo sviluppo di una nuova console portatile entrando così per la prima volta nel mercato degli handheld. L’anno successivo, sempre durante l’E3 di Los Angeles, viene mostrata finalmente la console a pubblico e stampa e tra l’inverno del 2004 e l’autunno del 2005 il modello PSP 1000 viene ufficialmente commercializzato in tutto il mondo.

La nuova console Sony si presenta come un nuovo sistema di intrattenimento digitale portatile con caratteristiche tecniche davvero all’avanguardia: PSP racchiude all’interno dell’affascinante scocca lucida un sistema di gioco con grafica simile a PlayStation 2, uno schermo a 16:9, diverse funzioni multimediali tra cui il lettore mp3 e il lettore video, la possibilità di collegarsi alle reti Wi-Fi (per giocare via internet, aggiornare il sistema operativo e navigare nel web tramite il browser integrato), un lettore ottico dell’emergente formato UMD di proprietà Sony, il lettore di Memory Stick DUO ed infine una nuova ed intuitiva interfaccia grafica denominata Xcross Media Bar.

PSPgo: immagini allegate alla recensione

Dopo 2 anni dal lancio del primo modello Sony presenta all’ennesimo E3 il primo restyling della console mostrando il modello PSP 2000 denominato PSP Slim & Lite. Commercializzata nel 2007, la nuova PSP propone alcune differenze estetiche e l’aggiunta di qualche modifica tecnica: PSP 2000 è più leggera del 33% e più sottile del 19% rispetto al modello precedente, inoltre include l’uscita video per collegare al console al televisore, la ricarica della batteria via USB, un lettore UMD più veloce e il doppio di RAM (64mb) per velocizzare i caricamenti dei giochi.

La febbre da “rivisitazione” di Nintendo ha colto ufficialmente anche Sony e nel 2008 viene rilasciato il modello PSP 3000, ossia la PSP Brite. Questo secondo restyling offre ulteriori aggiunte rispetto a PSP 2000: oltre al piccolo cambiamento estetico dei tasti Select, Start e Home, il miglioramento del video out e l’integrazione di un microfono (per Skype), la console prevede uno schermo LCD più brillante (da qui il nome Brite) comprendendo una maggiore gamma di colori, un rapporto di contrasto più elevato, una minor risposta dei pixel per ridurre la sfocatura, una nuova struttura sub-pixel e una tecnologia anti riflesso per migliorare la visualizzazione dello schermo anche all’aperto.

A un anno di distanza e dopo innumerevoli voci di corridoio riguardanti un nuovo modello di PSP, Sony annuncia ufficalmente all’E3 2009 la PSP 4000 denominata PSPgo. Questo terzo restyling di PlayStation Portable porta finalmente sostanziali cambiamenti, sia estetici che tecnici: la console si presenta più piccola del 43% rispetto a PSP 3000 ed offre uno schermo scorrevole, inoltre è stato rimosso il lettore UMD in favore dei 16 gb di memoria interna e la connettività via Bluetooth 2.0. Di seguito la scheda di comparazione tecnica tra PSPgo e PSP 3000.

PSPgo: immagini allegate alla recensione

Come abbiamo già anticipato nella premessa, PSPgo non va però a sostituire il modello PSP 3000. Sono infatti affiancate sul mercato entrambe le console per accontentare le diverse fasce di utenza: teen ager (PSP 3000) e utenti predisposti per la distribuzione digitale dei prodotti attraverso PlayStation Store (PSPgo). Un’ulteriore differenza, non da poco, sta nel prezzo di vendita. PSPgo è infatti disponibile a 249 €, cifra che in molti sostengono non sia giustificata dalle nuove caratteristiche offerte. Andiamo quindi a vedere più precisamente cosa è possibile fare con l’ultimo modello di PlayStation Portable.

Cosa offre di nuovo PSPgo?

Il nuovo look estetico di PSPgo è effettivamente più accattivante rispetto ai modelli precedenti. L’assenza del lettore UMD e lo schermo scorrevole della console hanno offerto la possibilità di rimpicciolire le dimensioni della portatile Sony potendo di conseguenza nascondere i controlli di gioco sotto alla parte superiore. Il cambio dell’ergonomia va però (almeno inizialmente) a discapito della comodità d’uso. Abituati ai modelli classici di PSP che offrivano pad digitale, levetta analogica e tasti alle estremità della console , l’impugnatura di PSPgo risulta un pò più ostica: la riduzione della dimensione di larghezza (e il conseguente avvicinamento dei tasti) rende alquanto scomodo l’utilizzo dei pulsanti dorsali che sono posizionati sotto al monitor, constringendo una postura delle mani non tanto confortevole, soprattutto per partite di lunga durata. Il nuovo design offre inoltre nel retro della console due comodi rilievi rivestiti di materiale in gomma per evitare graffi sulla plastica della console e per garantire un appoggio ben saldo su superfici leggermente oblique.

Tecnicamente parlando possiamo invece menzionare la sostituzione del lettore UMD con una memoria interna di 16 gb grazie alla quale è possible ospitare un maggiore numero di materiale multimediale come foto, musica, video ed ovviamente i giochi, aumentando ancora di più la fama della console come dispositivo portatile di intrattenimento a 360 gradi. Va inoltre detto che oltre ai 16 gb di memoria interna PSPgo offre anche il lettore di Memory Stick (ora è però compatibile solo con i modelli Memory Stick Micro M2) da utilizzare per ingrandire ulteriormente lo spazio di archiviazione.

Il ridimensionamento dello chassis ha permesso a Sony di ridurre anche le dimensioni del monitor che ora risulta di soli 3,8 pollici. Anche se inizialmente avevamo storto un pò il naso immaginandoci svariati lati negativi di quello che poteva comportare uno schermo più piccolo del solito, possiamo dirci soddisfatti dopo aver visto con i nostri occhi le ottime prestazioni in termini di qualità visiva. Infatti l’LCD di PSPgo offre leggermente ancora più luminosità di quanto non ne offrisse già il modello PSP 3000. Lo schermo accentua ora i colori in modo maggiore e si ha addirittura l’illusione che la risoluzione dello schermo sia aumentata, anche se ovviamente è sempre la solita 420×272.

La comunicazione senza fili è stata ampliata con la tecnologia wireless Bluetooth 2.0, grazie alla quale è possibile stabilire una connessione con altri dispositivi Bluetooth come cellulari per collegare la console ad internet da qualsiasi posto (funzione introdotta con il firmware 6.1), auricolari senza fili per comunicare via Skype grazie al microfono interno e joypad PlayStation 3. Quest’ultima funzione permette infatti di poter comandare la PSP direttamente dal controller di PS3 soprattutto per poter giocare comodamente una volta connesso il sistema PSPgo al televisore di casa.

PSPgo: immagini allegate alla recensione

Per il collegamento ad-hoc e in modalità infrastruttura è sempre presente la connettività Wi-Fi 802.11b che viene utile come per gli altri modelli in caso si voglia sfidare amici, navigare in internet via broswer interno (che presenta sempre le classiche limitazioni di memoria e visualizzazione… ) o scaricare prodotti dal PlayStation Store direttamente dalla console. PSPgo, come le precedenti versioni di PSP, permette di acquistare e scarciare il materiale dallo Store Sony in tre diversi modi: via PSP, via PlayStation 3 e tramite PC con l’ausilio del software Media Go compreso nella confezione (che purtroppo non è compatibile con computer Mac). Il nostro consiglio è quello di optare per le ultime due soluzioni in caso di file di grosse dimensioni, vista la lentezza nel download che abbiamo potuto constatare scaricando Gran Turimo PSP da console confronto a quello direttamente da PS3 e PC.

Gli unici cambiamenti in termini di software interno sono da attribuire alle funzioni dei nuovi componenti hardware: nel menù delle impostazoni sono presenti gli appositi settaggi per la connessione Bluetooth, mancano invece (ovviamente) le impostazioni per gli UMD. E’ inoltre stato aggiunta la modalità di sospensione della console attivabile chiudendo lo schermo scorrevole, disattivandola invece è possibile notare un salvaschermo ritraente un orologio. La durata della batteria rimane pressochè invariata rispetto a PSP 3000 per quanto riguarda la riproduzione di video e audio, è invece leggermente aumentata durante il gioco (dalle 4 alle 6 ore) avendo eliminato i caricamenti da lettore ottico.

Commento finale

PSPgo è sicuramente un ottimo prodotto in termini tecnici ed offre un restyling estetico affascinante. Inoltre presenta caratteristiche di grandezza e peso che la rendono decisamente più portatile delle versioni precedenti (compresa la possibilità di collegarla ad interent via cellulare). Non possiamo però tralasciare le note dolenti che vanno in contrasto con le preferenze dei videogiocatori: in primis il prezzo, troppo eccessivo per una console di questo tipo che offre solamente qualche nuova funzione non indispensabile e in secondo luogo la totale impossibilità di utilizzare supporti fisici reperibili al di fuori del PlayStation Store, rendendo la console compatibile solo con prodotti acquistabili tramite distribuzione digitale e di conseguenza tutto quello che ne deriva. Per esempio l’assurda eguaglianza di prezzi dei giochi su UMD e dei giochi scaricabili, che a rigor di logica dovrebbero essere diversi data la mancanza di costi di produzione, e l’impossibilità di acquistare giochi usati o titoli di importazione.

Il nostro consiglio è quello di tenere in considerazione quanto riportato sopra e di giudicare voi stessi se PSPgo è la console che fa per voi.

Cosa ci piace

Cosa non ci piace

  • Estetica della console accattivante
  • Qualità dello schermo migliorata
  • Funzionalità Bluetooth 2.0 e memoria interna
  • Tasti dorsali scomodi
  • Prezzo troppo elevato
  • Limitata al solo digital delivery

PSPgo: immagini allegate alla recensione
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