Nintendo non ha futuro: anche 3DS destinato a scomparire?

Il fondatore di Atari prevede un futuro decisamente tetro per Nintendo e la sua piccola 3DS
Il fondatore di Atari prevede un futuro decisamente tetro per Nintendo e la sua piccola 3DS

Le parole sono di Nolan Bushnell non ci piacciono: Nintendo 3DS sarebbe destinato a scomparire e a fare la stessa fine di Nintendo Wii U. Non stiamo parlando – va detto subito – di un ingegnere poco conosciuto nel mondo dei videogiochi: fondatore di Atari, compagnia fallita da non molto tempo, sarà sicuramente consapevole della portata delle sue dichiarazioni. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a fare certi ragionamenti nell’intervista di BBC che trovate linkata come fonte.

Si tratta, purtroppo, di un pensiero che qualcuno potrebbe già condividere: Bushnell crede che Nintendo sia spacciata o quasi, perché pure 3DS dovrebbe regalarle delle amare sorprese in futuro; presupponendo che il ciclo di vita della console sia piuttosto lungo, infatti, l’esperto ha spiegato che la piccola di Big N dovrà lasciare spazio a tablet e smartphone: con giochi e applicazioni di vario tipo, tra i quali spiccano molti titoletti dedicati ai casual gamer, saranno queste le nuove console portatili del futuro.

Riesce difficile fare una previsione che non risulti completamente di parte, visto l’affetto che ognuno di noi prova per aggeggi con cui è cresciuto (pensiamo a Game Boy e alle ore e ore di divertimento che ci ha regalato, per esempio); l’analisi di Bushnell, però, potrebbe anche essere smentita dai fatti: in fin dei conti, almeno per il momento, smartphone e tablet offrono un’esperienza videoludica decisamente inferiore a quella di qualsiasi console presente sul mercato. Un hardcore gamer – ma anche un giocatore casuale – sa bene, insomma, che, per quanto possano essere divertenti i titoli per dispositivi portatili, giocare a qualcosa di serio è tutt’altra cosa.

Nintendo deve risolvere la situazione con una Wii U a rischio, ma dubitiamo che in futuro sarà davvero minacciata da telefoni e tavolette. Con buona pace del fondatore di Atari.

Via | BBC

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