Viktor Antonov: "Basta sequel, c'è bisogno di innovazione"

Il direttore artistico di Dishonored, Viktor Antonov, dalle pagine di Eurogamer lancia un appello a tutti gli sviluppatori e alle aziende del settore affinché ritornino a puntare sull'originalità cessando di inondare il mercato di sequel ripetitivi e di titoli identici
Il direttore artistico di Dishonored, Viktor Antonov, dalle pagine di Eurogamer lancia un appello a tutti gli sviluppatori e alle aziende del settore affinché ritornino a puntare sull'originalità cessando di inondare il mercato di sequel ripetitivi e di titoli identici


Viktor Antonov, il genio a cui dobbiamo le strutture architettoniche di City 17 e la severa figura dei Combine di Half-Life 2, è anche l’artista dietro alle atmosfere retro-futuristiche di Dishonored, ed è proprio in questa veste che, dalle pagine di Eurogamer.net, decide di lanciare un appello a tutti gli sviluppatori e alle aziende del settore affinché ritornino a puntare sull’originalità cessando di inquinare il mercato con sequel ripetitivi e false nuove proprietà intellettuali identiche alle precedenti:

“Gli ultimi cinque anni sono stati poveri, poveri di originalità narrativa nel settore dei videogiochi. A dominare il mercato sono stati i sequel e le IP più affermate. E molte di queste erano per giunta dei giochi di guerra: certo sono stati dei titoli divertenti e con un alto tasso di intrattenimento, ma oggi subiamo una grave mancanza di varietà. È per questo che, quando qualcuno cerca di sperimentare generi diversi, molta gente non capisce e la stampa cerca erroneamente di trovare delle corrispondenze con i titoli passati.

Ma il bello è che c’è ancora uno spazio immenso per migliaia di altre tipologie di videogiochi: immaginate al cinema degli anni ’40, la gente non pensava a trovare delle analogie tra i film western e le altre pellicole perchè quello del western era ormai diventato un genere a se stante. Con Dishonored stiamo cercando di creare un titolo retro-futuristico basato sull’innovazione e sull’originalità, eppure c’è chi continua ad affiancarlo a BioShock perchè pensa che siano simili. E in parte lo sono: è triste, ma da quanti anni nell’ambiente videoludico non c’è chi prova a plasmare qualcosa di diverso attraverso il linguaggio della fantascienza? L’assenza di motori grafici abbastanza potenti poteva essere una scusa dieci anni fa, ma oggi queste limitazioni alla creatività non ci sono più, eppure ci sono ancora un sacco di New York e un sacco di giochi di guerra. Per favore, siate più innovativi, fate più giochi di fantascienza, create mondi sempre più folli!”

E con l’appello finale del buon Viktor, a cui non possiamo che associarci, chiudiamo l’articolo ricordando a chi ci segue che Dishonored arriverà il 12 ottobre prossimo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

Dishonored: galleria immagini

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