Assassin's Creed: la recensione

Dopo mesi di attesa abbiamo finalmente avuto la possibilità di mettere le mani sulle versioni console di Assassin’s Creed, il gioco di azione degli Ubisoft Montreal che ci proietta nel medio oriente dei tempi delle crociate e ci mette nei panni di Altair, uno spietato assassino dalle incredibili doti acrobatiche.

Storia di base intrigante, realizzazione tecnica superba, produttrice affascinante sempre in prima linea per pubblicizzare il prodotto: basterà tutto questo a fare di Assassin’s Creed uno dei titoli da avere in questo affollatissimo periodo pre natalizio? O l’arrosto sarà inevitabilmente meno del fumo?
Andiamo a scoprirlo insieme.

E’ UNO SPORCO LAVORO, E LO DOBBIAMO FARE PROPRIO NOI

L’esistenza dell’ordine degli assassini è minacciata dai cavalieri templari, crociati arrivati in Terra Santa affamati di conquista, e sta ad Altair, recentemente declassato a causa di un’insubordinazione, proteggere la sua confraternita e al tempo stesso riguadagnare l’onore perduto. Fin dall’inizio la trama, , basta in gran parte su avvenimenti e luoghi realmente esistiti (e in parte ancora esistenti), riserva grandi sorprese, e anzi sconvolge in qualche modo tutte le aspettative del giocatore, cambiandone completamente l’approccio. La narrazione di certi aspetti è forse un po’ affrettata, ma la trama è discretamente articolata, e presenta alcune evoluzioni che rinnovano di volta in volta l’interesse.
Il primo impatto con il gioco vero e proprio è frastornante: il mondo palestinese e siriano dell’anno 1191 cattura il giocatore e lo risucchia letteralmente al suo interno, immergendolo in un’esperienza che, almeno nelle prime ore, è riuscita ad emozionare anche uno come me, che videogioca da quasi 25 anni. Le strade brulicanti di persone che reagiscono attivamente al comportamento di Altair, gli enormi e dettagliatissimi scenari di gioco, il potersi arrampicare con facilità in ogni costruzione esistente, la libertà di esplorare in lungo e in largo (ma soprattutto in alto e in basso), il sistema di combattimento non estremamente articolato ma comunque appagante: tutto concorre a rendere questo nuovo prodotto Ubisoft un titolo da tenere in forte considerazione.
Assassin’s Creed è uno di quei giochi che possono essere affrontati in due modi: diritti verso la meta, senza perdere tempo in missioni secondarie o con molta calma, esplorando i livelli, completando ogni singolo obiettivo e magari girovagare per le città, giusto per il gusto di farlo, occasionalmente assassinando qualche guardia troppo ficcanaso.
Purtroppo le componenti più tattiche del gioco e la pianificazione ragionata di ogni assassinio possono essere saltate a piè pari da tutti i giocatori con un minimo di abilità nel controllo del personaggio e nei combattimenti, cosa che toglie profondità alle meccaniche. Il difetto più grande imputabile ad Assassin’s Creed è però la ripetitività: ogni nuova missione va infatti affrontata sempre nella stessa maniera delle precedenti: si inizia raccogliendo informazioni, si procede svolgendo missioni secondarie facoltative e, infine, si assassina il bersaglio. Nonostante questo, l’interesse per il gioco rimane sempre alto, grazie ad una trama piuttosto avvincente e, soprattutto, struttura generale di gioco tanto divertente che già pochi minuti dopo aver spento la console si ha voglia di ricominciare. Solo i giocatori più votati all’azione pura che non inframezzano sequenze di esplorazione alle sequenze più movimentate potrebbero stancarsi presto di questo titolo.
Anche la longevità dipende molto da come si affronta il gioco, e può variare dalle 10-12 ore in caso si giochi in fretta e furia, fino a superare le 25 ore se ci si prodiga a completare ogni singola missione facoltativa, comprese le raccolte delle infami, infamissime bandiere.


GRAFICA E SONORO

La grafica ci mette molto del suo, con ambientazioni sontuose e follemente ricche di dettagli, ma anche con animazioni dei personaggi straordinarie e tocchi artistici non indifferenti, come il passaggio del tempo atmosferico da nuvoloso a soleggiato e viceversa, reso con vera maestria. Il quadro generale è proprio di uno dei giochi migliori mai visti finora, ma a rovinare la festa arrivano bug quali pop-up di texture e poligoni, qualche sfarfallio di troppo e ombre spesso troppo scalettate. Tutto ciò non basta però a sminuire l’emozione che si prova nell’essere immersi in questo medio-oriente virtuale di mille anni fa.
Il doppiaggio italiano è superbo: la felice interpretazione di attori professionisti fa in modo che, caso non unico ma certamente raro, sia addirittura preferibile alla versione originale in inglese. Anzi, senza dubbio l’attore italiano che presta la sua voce ad Altair ha svolto un lavoro migliore del suo omologo americano.

PLAYSTATION 3 Vs. XBOX 360

Premettendo che le due versioni non sono così distanti in termini qualitativi da poter spostare l’ago della bilancia in maniera netta verso una parte o l’altra, è indubbio che Assassin’s Creed riesca a fare migliore figura sulla console Microsoft. Infatti anche se PlayStation 3 dà la possibilità di installare parte del gioco su hard disk e velocizzare così i caricamenti (anche se meno di quel che ci si potrebbe aspettare), è anche vero che la versione per la console Sony soffre di un framerate più ballerino, un maggiore sfarfallio in alcuni punti e, cosa che sarà presto risolta con una patch, freeze occasionali della macchina.


COMMENTO FINALE

Assassin’s Creed è uno di quei giochi per i quali tutto il clamore alzato nei mesi precedenti all’uscita risulta poi giustificato, almeno in gran parte. Gli Ubisoft Montreal hanno confezionato un prodotto che pur non essendo affatto privo di difetti (in primis la ripetitività) riesce ad emozionare, divertire, incollare il giocatore allo schermo. Ricco di elementi d’azione e fortemente esplorativo al tempo stesso, Assassin’s Creed ci proietta in un mondo vivo, realistico e soprattutto straordinariamente affascinante. Un gioco di ottima fattura che con qualche correzione sarebbe stato un vero e proprio capolavoro assoluto. Per arrivare a quei livelli confidiamo nei due sequel che verranno, nel frattempo godiamoci questo ennesimo centro degli amici francesi Ubisoft, uno dei grandi “must-buy” di questa stagione videoludica.

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