I pettegolezzi (smentiti) sulla “Steam Box”, l’espansione verso Linux, l’introduzione di Big Picture e le assunzioni per un fantomatico reparto hardware hanno aperto la strada verso una valanga di ipotesi e congetture, più o meno fantasiose sul futuro di Valve.
Jeri Ellsworth, inventrice, hacker e ora coordinatrice della divisione hardware di Valve Software (sarà mica ora di cambiare nome?) è stata intervistata da Engadget e finalmente getta un po’ di luce sul significato di questo cambio di rotta.
“La creazione di prototipi è praticamente secondaria” — afferma Jeri, spiegando che ora la priorità è il recrutamento di nuovi cervelli per lavorare a un progetto mirato a rendere “i giochi Steam più divertenti da giocare in salotto”. E questo vuol dire abbandonare la soluzione mouse+tastiera, tanto efficiente quanto improponibile ai giocatori del mondo console, a favore di un sistema di controllo con lo stesso potenziale, ma senza la scomodità del piano d’appoggio (tranquilli, non sarà nulla di simile alla foto in cima all’articolo). Continua dopo la pausa.
L’introduzione della modalità Big Picture avvenuta poche settimane fa ci dà un’indicazione della serietà di Valve, che promette di introdurre il suo primo hardware tra almeno un anno. Il misterioso prodotto — spiega Jeri — qualunque cosa sarà, attraverserà varie fase di beta e sarà costruito e modificato sul feedback non solo dei progettisti, ma dei giocatori stessi che in qualche modo arriveranno a toccare con mano delle versioni preliminari.
Jeri Ellsworth fa anche il punto della situazione sulle voci riguardo il computer indossabile targato Valve. Si tratta di un progetto con date di scadenza assai più ampie del controller da salotto e si parla di tempi di sviluppo “da due a cinque anni”. Voi cosa dite, l’idea di poter giocare dal divano ai titoli Steam senza perdere la precisione di mouse e tastiera vi stuzzica?
Via | Engadget
