Fortnite su Android ma non su Google Play Store: Epic Games spiega perchè

Il Battle Royale più famoso del mondo sbarca su Android senza passare per il Play Store di Google: i vertici di Epic Games spiegano perchè
Il Battle Royale più famoso del mondo sbarca su Android senza passare per il Play Store di Google: i vertici di Epic Games spiegano perchè

Le indiscrezioni degli ultimi giorni trovano finalmente conferma nell’annuncio, da parte di Epic Games, del lancio ufficiale di Fortnite su sistemi Android.

La nuova versione mobile del Battle Royale più famoso e giocato del globo può essere scaricata direttamente dalle pagine del sito di Fortnite e non attraverso il negozio digitale di Google Play Store, una scelta inusuale operata dagli stessi vertici di Epic Games per garantire il miglior servizio possibile agli appassionati e alimentare la concorrenza tra i diversi attori dell’industria videoludica che si stanno fiondando su questo particolare genere di esperienze multiplayer.

[img src=”https://media.gamesblog.it/0/02a/fortnite-su-android-2.jpg” alt=”fortnite-su-android-2.jpg” size=”thumb_620x350″ id=”427477″]

[related layout=”big” permalink=”https://www.gamesblog.it/post/427145/fortnite-per-android-lista-smartphone-supportati”][/related]

A tal proposito è intervenuto sulle pagine di TechCrunch l’amministratore delegato di Epic Games, Tim Sweeney:

“Su piattaforme aperte come PC, Mac OS e Android, la missione di Epic Games era e rimane quella di portare i propri titoli direttamente ai consumatori finali, senza passare per intermediari o software terzi. Crediamo che i giocatori trarranno enorme beneficio dalla competizione su Android, e la competizione tra i diversi servizi, in particolar modo, può dare all’utente una maggiore libertà di scelta.”

Gli stessi autori di TechCrunch sottolineano però come il CEO di Epic Games, con le sue dichiarazioni, abbia omesso di dire che la scelta di distribuire in proprio il launcher della versione Android di Fortnite: Battle Royale può evitare alla sua azienda di versare a Google il 30% dei ricavi derivanti da acquisti in microtransazioni, oltre che garantire un supporto più esteso a quegli utenti che, specie in Cina, utilizzano smartphone e tablet che non possono accedere al Play Store.

via | TechCrunch

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti