Time Crisis: Razing Storm - la recensione

L’arrivo di PlayStation Move sul mercato ha portato con sé una serie di titoli di lancio disponibili sul mercato, provenienti non solo da Sony ma anche da terze parti. È questo il caso di Time Crisis: Razing Storm, compilation realizzata da Namco per PS3 e dotata di pieno supporto al nuovo sistema di controllo, oltre che ovviamente compatibile anche con la GunCon 3, della ultima evoluzione della light-gun della stessa Namco.

Una compilation dicevamo, composta da tre titoli: Razing Storm, Time Criris 4 e Deadstorm Pirates, quest’ultimo disponibile anche in versione singola attraverso il PSN. L’occhio di Namco è ovviamente risolto a tutti gli amanti di Time Crisis, con Sony che allo stesso tempo ha avuto modo di approfittare dell’arrivo di Razing Storm per dare una prima dimostrazione delle capacità di PlayStation Move di funzionare come pistola, soppiantando così le light-gun in un titolo che fosse tra i più famosi all’interno del suo genere. Proprio con un Move alla mano siamo andati a vedere cosa ha dunque da offrirci questa compilation, per la gioia di tutti i pistoleri che sono tra noi.

TIME CRISIS
Il primo della triade di giochi offerti nella confezione è per l’appunto Razing Storm, spin-off della serie Time Crisis che porta il giocatore a combattere contro un’organizzazione terroristica in territorio sudamericano, in un’ambientazione futuristica nel quale si unisce alle forze della S.C.A.R. La caratteristica principale di Razing Storm è sicuramente quella di abbandonare i classici binari sul quale si muovono le meccaniche di gioco, per andare verso un’impostazione da shooter in prima persona nella quale muoversi liberamente all’interno del campo di battaglia.

Anche se l’intenzione è sicuramente lodevole, in termini di esperienza di gioco questa funzionalità si traduce in una certa confusione nel doversi muovere badando anche alle orde di nemici intenzionati a farci la pelle, attraverso un sistema di controllo sicuramente migliorabile. Per quanto riguarda Move invece il feeling cambia notevolmente: la gestione del sistema di controllo si dimostra precisa senza far sentire la mancanza di una light-gun vera e propria, passando anche attraverso un semplice processo di calibrazione con il quale adattare la periferica allo spazio disponibile nel proprio ambiente di gioco.

Time Crisis: Razing Storm

DEADSTORM PIRATES
Il secondo dei titoli presenti nella compilation è Time Crisis 4, probabilmente quello su cui c’è meno da dire visto che si tratta dello stesso titolo già visto su PS3 a ottobre 2008 inserito per l’occasione dentro Time Crisis: Razing Storm. Per ultimo troviamo invece Deadstorm Pirates, nuovo titolo pubblicato anche in versione separata sul PSN, completamente slegato dal mondo di Time Crisis: al suo interno ci ritroviamo infatti a sparare a kraken arrabbiati, scheletri pirati e fantasmi svolazzanti, in un’ambientazione chiaramente ispirata dai manga. Andando di nuovo ad analizzare il gioco nell’ottica di Move, è proprio Deadstorm Pirates quello dei tre titoli che prova maggiormente a osare, usando il controller non solo per sparare, ma anche per guidare timoni di barche facendolo roteare rapidamente, con tanto di sessioni dedicate a questo tipo d’azione anche abbastanza divertenti.

La trama di questi giochi è ovviamente quello che è: non aspettatevi robe da premio Oscar perché qui non ce ne sono, mentre in compenso troviamo una modalità cooperativa che dà sicuramente maggiore longevità al gioco, oltre a renderlo più vario e divertente giocandolo con un amico in coppia. Il secondo giocatore può essere in possesso di un altro controller Move, o non avendolo a disposizione anche un Sixaxis: tra le funzionalità previste per il co-op troviamo per esempio quella che “incrociando i flussi” permette di dare maggiore potenza allo sparo ottenendo così un bonus sui danni effettuati ai nemici. Non che il giocatore singolo non possa essere divertente anche giocato senza un compagno, ma alla lunga rischia di finire in una probabilmente inevitabile ripetitività che in multiplayer non esiste.

Time Crisis: Razing Storm

IN CONCLUSIONE
Tecnicamente parlando non siamo di certo di fronte a una grafica all’ultimo grido, ma l’intenzione di Namco del resto non era quella di fornire un nuovo Crysis. Lo stile di Deadstorm Pirates si fa apprezzare comunque nella sua freschezza, mentre il sonoro non passerà sicuramente agli annali per essere il migliore di tutti i tempi. Andando a concludere, Time Crisis: Razing Storm può sicuramente avere il merito di essere uno dei pochi titoli già presenti sul mercato per fare con Move quello che fino a qualche anno fa facevamo in sala giochi, con una precisione di tutto rispetto. Il tutto però finisce qui, e probabilmente solo i veri appassionati di sparatutto su binari potranno apprezzarlo, mentre gli altri preferiranno passare il loro tempo in altre attività aspettando che arrivi un titolo nuovo che possa essere di un certo spessore.

Cosa ci piace

Cosa non ci piace

  • Tre giochi in uno
  • Divertente in multigiocatore…
  • Tra i pochi del genere per Move
  • Nulla di nuovo sotto il sole
  • …ma complessivamente ripetitivo in singolo
  • Tecnicamente c’è di meglio

Time Crisis: Razing Storm
Time Crisis: Razing Storm
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Time Crisis: Razing Storm
Time Crisis: Razing Storm
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