GameStick si rifà il look: immagini e dettagli sul nuovo design della console open-source basata su Android

La campagna di raccolta fondi avviata su Kickstarter dagli sviluppatori californiani di GameStick, la nuova console open-source realizzata sull'onda del successo di OUYA e di altre piattaforme simili basate su Android, ha da poco sfondato la barriera del mezzo milione di dollari di finanziamenti privati, una cifra ben superiore a quella richiesta inizialmente dagli ideatori del progetto per garantirgli un futuro commerciale (100.000 dollari).
La campagna di raccolta fondi avviata su Kickstarter dagli sviluppatori californiani di GameStick, la nuova console open-source realizzata sull'onda del successo di OUYA e di altre piattaforme simili basate su Android, ha da poco sfondato la barriera del mezzo milione di dollari di finanziamenti privati, una cifra ben superiore a quella richiesta inizialmente dagli ideatori del progetto per garantirgli un futuro commerciale (100.000 dollari).


La campagna di raccolta fondi avviata all’inizio del mese su Kickstarter dagli sviluppatori californiani di GameStick, la nuova console open-source realizzata sull’onda del successo di OUYA e di altre piattaforme simili basate su Android, ha da poco sfondato la barriera del mezzo milione di dollari di finanziamenti privati, una cifra ben superiore a quella richiesta inizialmente dagli ideatori del progetto per garantirgli un futuro commerciale (100.000 dollari).

Per cercare di far fronte alla forte domanda, il team della neonata azienda videoludica di San Francisco ha così deciso di apportare delle profonde modifiche alle funzionalità della loro atipica console casalinga stipata all’interno di una semplice chiavetta USB e al design del relativo controller.

GameStick: design definitivo – galleria immagini

GameStick: design definitivo - galleria immagini
GameStick: design definitivo - galleria immagini
GameStick: design definitivo - galleria immagini

L’innovazione più visibile è chiaramente rappresentata dalla riformulazione del form factor del joystick, che ne guadagna in ergonomicità attraverso l’adozione di linee più morbide e di materiali antiscivolo, specie per quanto riguarda i pulsanti e il doppio stick analogico.

Per aumentare la durata della batteria migliorando la dissipazione del calore generato dalla chiavetta USB, i designer californiani hanno poi deciso di spostare l’alloggiamento della loro pennetta delle meraviglie dalla parte inferiore del controller a quella superiore: una scelta, quest’ultima, dettata anche dalla necessità di rendere più agevole l’operazione di ricarica mediante un’apposita porta mini-USB collocata sempre sulla parte superiore del pad.

Le specifiche di GameStick, invece, rimarranno sostanzialmente invariate: il processore continuerà ad essere basato su architettura ARM Cortex-A9 (l’Amlogic 8726-MX, una soluzione meno “prestante” del Tegra 3 di OUYA ma comunque in grado di garantire una compatibilità pressoché totale con la libreria di giochi e applicazioni attualmente disponibili sul Market del robottino di Google), il banco di memoria RAM DDR3 sarà sempre di 1GB e il flash drive interno garantirà 8GB. Lo spazio di archiviazione, altra novità, potrà però essere espanso grazie a uno slot per schede MicroSD fino a un massimo di 32GB.

La commercializzazione di GameStick dovrebbe avvenire in aprile: la confezione “base” da 79 dollari conterrà la console su chiavetta USB, un controller e il dongle per giocare sulla propria TV tramite connessione WiFi o Bluetooth

GameStick: design definitivo - galleria immagini
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