Diversi partecipanti alla beta di OnLive, aperta lo scorso settembre, lamentano problemi di latenza tali da rendergli praticamente impossibile l’accesso al servizio che permette (o meglio, permetterebbe) di videogiocare “on demand” collegandosi a dei server che gestiscono in remoto il flusso dati: a renderlo noto è lo stesso amministratore delegato di OnLive, Steve Perlman, che ai microfoni di CVG ha così potuto dire la sua sui motivi riguardanti il disservizio.
“Gli utenti che hanno avuto accesso alla beta sono stati scelti in base ad un criterio puramente geografico, poichè i ‘data centers’ a nostra disposizione in questo periodo di prova sono solo tre e lavorano alla perfezione solo se ci si collega ad essi entro un determinato raggio (1000 chilometri, in questo caso). Ebbene, dai dati in nostro possesso abbiamo scoperto che molti beta testers non si sono collegati ai ‘centri’ loro indicati, rendendo così particolarmente instabile sia la propria connessione che quella altrui.”
Dichiarazioni di Perlman a parte, che si riferiscono esclusivamente alla fase di beta test in corso nel solo territorio degli Stati Uniti, bisognerebbe capire se i gestori italiani della rete internet ad alta velocità riusciranno a garantire in un prossimo futuro alla piattaforma OnLive la banda necessaria per operare senza problemi di sorta… chissà…
via | CVG