La strategia di Sony per i giochi di PlayStation 4 si sta chiarendo pian piano: recentemente è emerso che la compagnia ha intenzione di offrire titoli il cui prezzo sarà compreso fra i 99 centesimi e i 60 dollari, i primi molto probabilmente per le demo; i secondi, invece, per il prodotto completo. Ma non è finita qui: Shuhei Yoshida, presidente della compagnia, ha anche spiegato a The Guardian che l’obiettivo è il digitale: “Ogni gioco disponibile in versione fisica – ha sottolineato – potrà essere scaricato in digitale“.Interessante, ma comunque allarmante, il resto delle dichiarazioni: Yoshida ha detto che, siccome saranno presentati nuovi servizi su PS4, Sony sarà in grado di proporre già dal day one, ma non solo, dei pacchetti attraenti, ossia dei bundle digitali che potrebbero comportare, però, dei costi aggiuntivi.
“Stiamo spostando la nostra piattaforma – ha sottolineato Yoshida – sempre più verso il mondo digitale. Playstation 4 sarà simile a Ps Vita, in quanto ogni gioco sarà disponibile per il download e alcuni anche in versione fisica. Grazie al sistema digitale, potremo mettere a disposizione giochi di piccole dimensioni che possono essere scaricati gratis o per pochi dollari, oppure potranno essere messi a disposizione degli utenti servizi diversi, come i free-to-play o modelli di abbonamento. Quanti più giochi e servizi saranno disponibili in digitale, tanto più potremo creare pacchetti interessanti“.
Pacchetti interessanti per un “pacchetto anti-crisi”, aggiungiamo noi: sicuramente l’idea di offrire nuovi servizi è positiva – a meno che questi non dovessero rivelarsi soltanto delle trovate commerciali -; il punto è che, più che puntare al digitale, Sony sta accelerando la monetizzazione di gran parte dei servizi.
“Potremmo avere – ha continuato Yoshida – dei livelli di appartenenza degli utenti, tipo oro, argento o platino. Potremo creare servizi in abbonamento, soprattutto ora che abbiamo disponibile la tecnologia Gaikai. Il nostro sogno è mettere a disposizione migliaia di giochi con un solo abbonamento“.
Grandi progetti, insomma: niente di concreto – o meglio: dettagliato – ma, ben presto, ne sapremo molte di più.
Via | TheGuardian