John Riccitiello di EA contro Call of Duty, Treyarch e Activision


In un’intervista concessa a Industry Gamers, il CEO di Electronic Arts John Riccitiello ha offerto il proprio punto di vista sullo stato attuale della fetta di mercato riguardante gli shooter in prima persona, principalmente divisa proprio tra EA (grazie alla serie Battlefield e al recente Medal of Honor) e Activision, in grado con la serie Call of Duty di strappare nel corso degli anni quello che una volta era lo scettro della compagnia di Riccitiello.

Mentre Patrick Soderlund di EA diceva tempo fa che Medal of Honor aveva deluso le aspettative, Riccitiello afferma il contrario sostenendo per l’appunto che il nuovo MoH avrebbe superato ciò che la società si aspettava da questo nuovo reboot della serie. Lo stesso Riccitiello è andato poi a rivolgersi alla concorrenza con le seguenti parole:

“Non so come due persone che probabilmente non giocano ai videogiochi, nella forma del CEO di Vivendi e del CEO di Activision, possano venir fuori e dire “Treyarch è il nostro sviluppatore principale”, consacrando il team. Non hanno fatto un gioco da 90 di media voto; credo sia 86 ora come ora. Non credo che i punteggi delle recensioni siano tutto ciò a cui puntare, ma tutti sappiamo riconoscere un titolo da 95 quando lo vediamo, ma questo era da 85.

Non credo si possa consacrarli dicendo “è così”. La domanda reale credo sia “quale sviluppatore è in grado di fornire il prossimo grande FPS che segua quanto fatto finora?” Credo sia ben lontano da essere provato che i videogiocatori vedano un prodotto di Treyarch allo stesso modo in cui vedono un prodotto da Infinity Ward”

Insomma, una critica nei confronti di Activision e Vivendi, le quali non avrebbero secondo Riccitiello il diritto di consacrare Treyarch come migliori sviluppatori della propria squadra: anche un modo probabilmente per tirare acqua al proprio mulino seminando un po’ di zizzania, preparando così il campo all’uscita di Battlefield 3.

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