LittleBigPlanet: la recensione

Dopo una lunga attesa dalle prime notizie trapelate ormai alcuni anni fa ed in primis lo slittamento per censurare le osannate citazioni del Corano, Sony ha finalmente rilasciato il titolo che potrebbe diventare la vera killer application per PlayStation 3.

LittleBigPlanet ha suscitato infatti notevole interesse nelle menti di tutti i videogiocatori dopo i numerosi materiali via internet rilasciati costantemente da Sony e i tanto ricercati inviti alla beta conclusa poche settimane prima della data di uscita.

Andiamo però a vedere insieme se MediaMolecule è riuscita a far sbocciare l’amore tra gli utenti di PlayStation 3 e i Sackboy di LittleBigPlanet, ma soprattutto se le aspettative dei giocatori sono state soddisfatte.

Sackboy, la nuova mascotte di Sony?

La voce narrante di inizio gioco introduce il nostro alter ego, il SackBoy. Impersonando il simpatico pupazzo di pezza si ha da subito l’impressione di come finalmente sia possibile esprimere le proprie emozioni in forma digitale. E’ infatti possibile, tramite le funzionalità del controller Sixaxis, dare vita in tutti i sensi ai protagonisti di LittleBigPlanet controllando sia il lato emotivo sia quello fisico.

Con il pad digitale possiamo impartire i comandi legati alle varie espressioni facciali che si dividono nella quatro emozioni seguenti: felicità, tristezza, rabbia e paura. Ogni emozione è attribuita a sua volta a una delle 4 direzioni del pad digitale e sono inoltre presenti 3 gradi intensità per ogni espressione, attivabili semplicemente premendo più volte nella stessa direzione la croce direzionale.

LittleBigPlanet -i bonus americani

Come detto prima però non possiamo solo donare al nostro SackBoy l’emotività, è infatti possibile, grazie ai sensori del joypad Sony, muovere la testa o il corpo di esso e tramite gli stick analogici le braccia. Tutto questo connubbio di comandi, che all’inizio può sembrare un pò ostico ma con il passare delle partite diventa naturale ed intuitivo, crea un legame con il proprio alter ego ancora più profondo.

Rispondendo alla domanda che fa da titolo a questo paragrafo, il SackBoy a detta nostra è davvero la nuova mascotte di Sony. Finalmente possiamo esprimere noi stessi in tutto e per tutto con il personaggio creato da MediaMolecule, dando vita a gag comiche e situazioni esilaranti soprattutto durante le partite con amici e non.

Il piccolo grande mondo

Padroneggiati i comandi del SackBoy durante tutto il livello di presentazione del gioco saremo introdotti nel Pod, il nostro centro di comandi. Tramite l’uso del joypad riprodotto in digitale, inizialmente potremo soltanto selezionare il mondo di gioco nella modalità offline intraprendendo il viaggio verso i cinque continenti suddivisi in 25 livelli e comprensivi di minigame.

La storia principale dunque ci vede protagonisti di bizzarri compiti da portare a termine passando dal livello iniziale dei Giardini, attraversando la Savana africana fino ad arrivare alla innevata Siberia. Il level design inoltre appare geniale in ogni aspetto, soprattutto per quanto riguarda l’architettura.

LittleBigPlanet -i bonus americani

Infatti l’originalità del titolo MediaMolecule è derivata dal fatto che ogni elemento dello scenario (sfondo a parte) è creato mediante collage di vari materiali, colori e adesivi che vanno a formare così un mondo dove tutto è “creato” da zero (personaggi, animali ed edifici), facendo riemergere quelle classiche atmosfere da giocattoli infantili.

Per quanto riguarda la giocabilità, LittleBigPlanet si piazza sicuramente tra i titoli di genere platform nei quali per essere apprezzati appieno non basta finire il gioco semplicemente avendo scoperto tutti i livelli presenti. Infatti sono molti i compiti da portare a termine oltre a quelli della trama principale. Per completare al 100% il gioco bisogna infatti ottenere per ogni stage tre tipi di “medaglie”, ossia quelle per: “nessuna vita persa”, “miglior punteggio” e “oggetti e premi vinti”. Sebbene portare a termine solo la trama richieda circa 8 ore, completare tutti i livelli senza lasciare niente di incompleto richiede sicuramente altrettante ore di gioco. Vanno poi aggiunti i vari minigame sbloccabili con l’avanzare degli stage che mettono alla prova le abilità del proprio SackBoy in prove del tutto fuori di testa.

Lunga vita al multiplayer

Sbloccare tutti gli oggetti inseriti nei livelli di gioco necessita però dell’aiuto di almeno un compagno di giochi. Ed è qui che LittleBigPlanet da il meglio di se, nella cooperazione sia offline che online.

La modalità cooperativa offre la possibilità di giocare massimo in 4 giocatori sulla stessa console o tramite internet espandendo così il divertimento a livelli mai provati prima d’ora per un gioco platform. In ogni livello di gioco sarà necessaria, come dicevo poco sopra, questa collaborazione poichè alcune zone, contrassegnate dal cartello con la dicitura “X2“, richiederanno proprio un secondo giocatore per arrivare ad ottenere oggetti e premi non raggiungibili in singolo.

LittleBigPlanet -i bonus americani

Il gioco in multiplayer però non facilita tutto, infatti bisogna trovare una certa armonia con i compagni di gioco per evitare che alcuni perdano vite rimanendo troppo indietro. Un’apposito segnale a bordo schermo (con tanto di contatore) segnala quale dei compagni è rimasto indietro, se non raggiunto in tempo viene eliminato allo scadere dei 10 secondi disponibli e poi riportato in partita tramite il successivo check-point del livello.

Per quanto riguarda la modalità online, LittleBigPlanet offre, oltra alla possibilità di giocare con utenti di tutto il mondo, anche numerose classifiche per tutti i livelli della modalità storia e per i livelli creati dagli utenti. E’ da sottolineare anche l’ottima resa dei server Sony per quanto riguarda la quasi assenza di lag (dopo i problemi risolti con le varie patch di lancio gioco). Da sottolineare la compatibilità con la chat vocale e il nuovo headset bluetooth ufficiale Sony di prossima uscita.

Diamo sfogo al nostro lato creativo

E veniamo ora a una delle caratteristiche più interessanti di LittleBigPlanet, l’editor dei livelli. Superati i primi due livelli della modalità storia viene resa disponibile il pianeta Luna, ossia il pianeta dove vengono racchiuse tutte le nostre creazioni. Dare sfogo alla propria vena da level designer non è mai stato così divertente.

LittleBigPlanet -i bonus americani

Le miriadi di possibilità unite ai vari oggetti e materiali vinti durante il gioco principale permettono di creare qualsiasi cosa possa saltare in mente. La totale libertà di creazione lascia addirittura inizialmente un forte senso di disorientamento tante sono le cose da fare. Ma appena si prende mano con gli strumenti, mediante i dettagliatissimi tutorial, si può dare luogo a spettacolari creazioni architettoniche, veicoli, elementi di scenario e quant’altro. Inoltre è compresa la possibilità di creare nemici e obiettivi da portare a termine premiando i giocatori mediante oggetti personali creati sempre con l’editor.

Dalla creazione si può passare successivamente alla pubblicazione dei livelli creati permettendo così a tutti gli utenti del mondo di provarli giocando e valutarli in seguito mediante una sintetica descrizione composta da aggettivi pre impostati.

Comparto tecnico

LittleBigPlanet sorpende il giocatore sia per la forte giocabilità sia per le modalità multiplayer e l’online. Buona parte dell’ottimo lavoro svolto dai programmatori riguarda anche il motore fisico
imlementato nel gioco. Senza di questo infatti le varie strutture dei livelli non avrebbero lo stesso appeal.

LittleBigPlanet -i bonus americani

Passando all’audio va fatto sicuramente un applauso per la scelta dei brani che fanno da colonna sonora al gioco. Brani come “Volver a Comenzar” dei Cafè Tacuba, “Cornman” di Kinky, “My Patch” di Jim Noir e Get it Together” dei The Go! Team faranno fatica a non tronarvi in mente anche quando finirete di giocare. Sempre per quanto riguarda l’audio, sono ottimi i campioni sonori adottati per i vari personaggi ed effetti di gioco, con numerose varietà che comprendono versi di animali, strilli di bambini e così via.

Conclusioni

Concludendo, LittleBigPlanet è sicuramente un titolo da non lasciarsi scappare. Finalmente un platform con tutte le carte in regola per diventare la killer application per PlayStation 3.
L’editor dei livelli unito al motore fisico ed alla possibilità di condividere le proprie creazioni apre un universo di infinite possibilità grazie alle quali la longevità non si scontra mai con la parola “fine”. Gli amanti dei Trofei inoltre troveranno in alcuni casi pane per i loro denti.

Purtroppo il gioco risulta godibile completamente tramite connessione internet, ma offre comunque un divertimento assicurato anche offline. Consigliatissimo ad amanti e non del genere platform… ma soprattutto a tutti i possessori di PlayStation 3.

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