Electronic Arts peggiore compagnia d'America? Questione di orientamento sessuale

Electronic Arts è la peggiore compagnia d'America? La software house non ci sta e risponde a tono, dando la colpa alla sua apertura mentale e alla conseguente reazione dei consumatori
Electronic Arts è la peggiore compagnia d'America? La software house non ci sta e risponde a tono, dando la colpa alla sua apertura mentale e alla conseguente reazione dei consumatori

Molto strana, ma non inverosimile, la giustificazione di Electronic Arts al possibile riconoscimento come compagnia peggiore d’America. Non è la prima volta, lo saprete senz’altro: già l’anno scorso, infatti, la software house riuscì a portare a casa il non tanto gradito Golden Poo, “premio” che, alla chiusura di un sondaggio, si attribuisce al team che ha lavorato peggio di tutti. La storia potrebbe ripetersi, ma questa volta Peter Moore ha voluto difendersi.Nel sondaggio la compagnia è attualmente in semifinale con Ticketmaster, e Moore, che sembra comunque convinto del lavoro fatto finora, non ha voluto sentire storie: la colpa dell’insuccesso starebbe nell’apertura mentale di tutto il suo team, che ha giustamente dato spazio a tutti i tipi di orientamento sessuale nei giochi.

Lasciatemi andare dritto al punto – ha scritto sul blog ufficiale della compagnia –: pare che anche stavolta EA ‘vincerà’ il sondaggio. Come gli Yankees, i Lakers e il Manchester United, EA è una di quelle organizzazioni che corrispondono alla definizione di successo e che al contempo hanno legioni di critici, ma siamo davvero la ‘peggiore compagnia d’America’?

Tanti errori quest’anno

Peggiore, assolutamente no: è innegabile, però, che siano stati fatti molti errori: il più eclatante è quello con il lancio dell’ultimo SimCity, per non parlare della proliferazione eccessiva di contenuti scaricabili e conseguente riduzione all’osso dei giochi più belli.

Sono il primo ad ammettere – ha proseguito Moore – che abbiamo fatto un bel po’ di errori: lo spegnimento precoce di alcuni server, la pubblicazione di giochi che hanno deluso le aspettative, una visione non sempre saggia dei modelli di business e, di recente, le difficoltà nel lancio di SimCity. Dobbiamo ai videogiocatori qualcosa di meglio, è vero“.

Colpa dell’apertura mentale?

Ma è nella conclusione che Peter ha toppato:

Lo scorso anno, abbiamo ricevuto migliaia di email e cartoline di protesta per aver consentito ai giocatori di creare personaggi dalla sessualità dichiarata nei nostri giochi. Questa settimana abbiamo visto post su siti di matrice conservatrice per spronare le persone a protestare circa questa nostra politica, e di votare EA come la peggiore compagnia in America. Il che è significativo. Se è la nostra posizione sulle preferenze sessuali a renderci la peggiore compagnia, allora continuate pure a votarci“.

Posizione giusta, senza ombra di dubbio, ma difficile da accettare: il malcontento del web (e dei gamer in generale) non dipende dai conservatori e da scelte legate all’orientamento sessuale dei character, o meglio: non tanto da loro quanto da molti errori che lui stesso hai ammesso. “Possiamo fare di meglio. Faremo di meglio“, così ha chiuso. Speriamo bene!

Via | Joystiq

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