Microsoft e il brevetto che mette il turbo ai contenuti aggiuntivi


Chi segue con passione gli avvenimenti e le notizie riguardanti l’industria videoludica conosce fin troppo bene le politiche commerciali di Microsoft sui contenuti aggiuntivi: ciò di cui ci occuperemo oggi non è però l’ennesima espansione pagata a peso d’oro, ma è un’indiscrezione di natura squisitamente “tecnica” che riguarda indistintamente tutti gli utenti di Xbox 360 dediti al gioco in Rete.

La multinazionale di Redmond ha infatti registrato il brevetto di un particolare sistema di fruizione di contenuti aggiuntivi che, in teoria, dovrebbe rendere più intuitivo il processo d’acquisto dei singoli DLC: se ad esempio si viene invitati da un amico a partecipare online ad un gioco di corse, non appena si inserisce nella propria console il titolo in questione il sistema rileva tutti i contenuti aggiuntivi installati nel proprio hard disk, mostrando a schermo un messaggio automatico di Xbox Live che ci chiede se vogliamo acquistare o meno l’espansione necessaria per poter giocare online nella stessa “stanza” dove si trova l’amico che ci ha contattati.

Qui però sorge il dilemma Shakespeariano: meglio avere un sistema che a tradimento potrebbe portare accidentalmente il videogiocatore di turno ad acquistare un contenuto aggiuntivo di cui non sentiva il benchè minimo bisogno, o meglio rimanere con un Marketplace caotico in cui ci si perde con estrema facilità in un marasma diabolico di menù e categorie? Ai posteri l’ardua sentenza.

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