Ecco la prima mamma dalla parte di Grand Theft Auto



Di solito, discutendo riguardo le prese di posizione su Grand Theft Auto, siamo abituati a riportare notizie che pongono tale serie quale capro espiatorio di quanto ci sia di marcio e diseducativo nell’intero settore videoludico. Stavolta, invece, è proprio il contrario.

L’intera vicenda ha origine in Canada, dove una bimba di 11 anni, Audrey Plique, è riuscita a trarre in salvo l’intera famiglia (composta da padre, madre e due fratelli) in seguito ad un incidente stradale, in cui la loro auto si era ribaltata.

La notizia, di per sé, ha già dell’incredibile, se non fosse per le dichiarazioni che sono state rilasciate dalla madre della “bambina prodigio”, Karen Norris, in seguito all’accaduto, tese ad elogiare – in un certo senso – la serie targata Rockstar Games; dichiarazioni che riportiamo dopo la pausa.

Lei (Audrey n.d.r) già conosceva quel tipo di situazione giocando a Grand Theft Auto. E’ proprio lì che aveva visto che le macchine, dopo essersi ribaltate, potevano esplodere. Avrà pensato che questo era ciò che sarebbe potuto accadere a noi.

Attenzione però a come recepire l’intera vicenda, specie riguardo le possibili implicazioni. Difatti, come giustamente sottolinea il sempre attento Ripten, la possibilità che GTA abbia potuto in qualche modo influenzare così marcatamente la bambina autrice del miracoloso salvataggio, sottenderebbe che tale influenza possa benissimo verificarsi anche (e soprattutto, a questo punto!) in negativo.

Senza stare qui a protrarci in ulteriori speculazioni (dato che non è questa la sede), risulta chiaro come prendere per buona questa tesi consisterebbe nel dare adito a chi continuamente si prodiga nell’affermare la “nocività” del medium videoludico.

Insomma, non è da trascurare (ancora sulla falsa riga di quanto riportato da Ripten) la possibilità, molto più realistica, che la bimba si sia comportata in quel modo spinta da un non ben precisato ‘senso’, indotto anche dalla TV probabilmente, a cui sicuramente è più esposta rispetto che ai videogiochi.

In ogni caso, al di là del tipico ‘sensazionalismo giornalistico’ atto a speculare sulla qualsiasi, rimane il coraggiosissimo gesto della piccola Audrey, cosa che, a prescindere da tutto, le fa davvero onore.

via | Ripten

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