Il lancio del Wii alla Feltrinelli di Milano



In occasione del lancio milanese del Wii, il nostro neo-inviato Lorenzo si è introdotto sul luogo del misfatto per essere testimone dell’evento (anche se non è riuscito a mettere le mani su un Wii).

Ecco i fatti:
Arrivo tardi, sono già le dieci e da manca solo un’ora all’apertura. C’è già folla, calca, ressa, ma lo spirito è quello dei migliori. La gente ha voglia. Voglia di provarlo e toccarlo, voglia di rendersi conto veramente di cosa è capace di fare la nuova macchina della grande N.
I primi 100 fortunati (quelli che hanno già il Wii assicurato) vengono fatti spostare, loro sono l’elite. Escono Mario e Wario, due mea pupazzoni pucchosi che iniziano a fare i pirlotti. La gente urla: “Mario saltagli in testa e seccalo”, “MARIO!!! Lanciami i funghetti” e via dicendo.
Sono le 23 in punto, la folla spinge e freme….APERTO!! 5 alla volta…solo 5 alla volta…io sono comunque tra i primi…entro.
Appenda dentro due belle figliole mi porgono un bel talloncino con un bel numero. Servirà per l’estrazione di altri 50 Wii durante la serata.
Sono folgorato. Piccolo, bianco, lucido e sexy. Bello da far schifo. Bello che se fosse una ragazza sarebbe Mena Suvari.
Provo subito Wii Sports (il tennis). BELLISSIMO!!!! Però non sono soddisfatto appieno. Bello si, ma non rende l’idea della precisione del Wiimote. Provo WiiPlay (l’hockey tipo quello delle sale giochi). MAMMA MIA!!! Il Wiimote è fin troppo sensibile, quasi quasi inusabile (ma è un pregio, meglio così che angoli morti).
Un mio amico prova Zelda. Ne rimane colpito, dice che è bello.
L’animatore della serata inizia le estrazioni e lancia gadget ovunque (pallone, cappellino, tazza, sacco). Nell’arco di mezz’ora, tra un’interruzione e l’altra estrae tutti e 50 i numeri. Io non lo prenderò stasera, sono stato sfortunato.
Torno a casa sconsolato, un pallone sotto braccio e una voglia matta di giocare col Wii.

Seguono un po’ di foto.

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