Activision: forti perdite nell'ultimo trimestre, al via ristrutturazione e licenziamenti


Quello che sta vivendo attualmente Activision è in assoluto il momento peggiore da quando è avvenuta l’ormai storica fusione con Vivendi Games (e quindi con Blizzard e Sierra): durante la presentazione del magro rapporto finanziario trimestrale agli azionisti, infatti, le alte sfere del gigante statunitense dell’industria videoludica hanno deciso un corposo taglio di personale e la successiva ristrutturazione di una parte degli studi affiliati.

A farne maggiormente le spese sono le case di sviluppo facenti parte dell’arcipelago di Guitar Hero: gran parte dei 200 “esuberi” proviene infatti ai californiani Neversoft e Radical (che ne hanno realizzato il quinto capitolo). Persino peggio è andata invece ai creatori di Guitar Hero Van Halen (Underground) e della trasposizione videoludica dell’ultimo Transformers (Luxoflux), che chiudono definitivamente i battenti.

In maniera non dissimile da quanto fatto recentemente da Electronic Arts in quel di Los Angeles, Activision concentrerà gran parte del personale “sopravvissuto” negli studi californiani di Red Octane, che riguadagnano così un ruolo centrale nello sviluppo della saga di Guitar Hero, in attesa magari che quest’ultima riesca a bissare il successo di vendite degli ultimi anni. Chiudiamo l’infausto articolo con una nota positiva: nessun titolo “tripla A” (ma anche doppia) annunciato in questi mesi, infatti, è coinvolto nella “ritrutturazione”.

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