FIFA 14: la recensione della versione PlayStation 4

FIFA 14 su PlayStation 4 migliora quanto visto sulle console di vecchia generazione, pur senza apportare novità particolarmente sconvolgenti.
FIFA 14 su PlayStation 4 migliora quanto visto sulle console di vecchia generazione, pur senza apportare novità particolarmente sconvolgenti.

Dopo aver dato un’occhiata alla console PlayStation 4 e a NBA 2K14, rimaniamo con questa nuova recensione all’interno del genere sportivo, passando alla versione di nuova generazione di FIFA 14. L’ultimo capitolo della simulazione calcistica made in Canada è infatti arrivato puntuale sia sulla console targata Sony che su Xbox One, per la quale come saprete FIFA 14 è addirittura stato incluso da Microsoft nella confezione base venduta in Europa.

Come avvenuto per gli altri titoli cross-gen, la speranza prima dell’uscita è stata per i molti appassionati quella di vedere un gioco rinnovato in quanti più aspetti possibili, in grado di giustificare così il passaggio con un investimento aggiuntivo all’edizione dedicata alle nuove piattaforme. A sentire gli sviluppatori, le premesse ci sono state tutte, a partire da un nuovo motore come l’Ignite Engine, realizzato da EA Sports appositamente per le versioni PlayStation 4 e Xbox One di FIFA 14, e usato anche per tutti gli altri titoli facenti parte della collana sportiva del colosso videoludico americano. Ricevuta la convocazione, non ci è restato che scendere in campo per vedere che cosa c’è di nuovo.

Come prima, più di prima

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A parte qualche orpello relativo alla presentazione del gioco e del nuovo motore su cui esso basa le sue fondamenta, la veste introduttiva di FIFA 14 resta simile a quella vista su PlayStation 3 e Xbox 360, così come i menu sono praticamente identici. Gran parte degli elementi che compongono la versione precedente della simulazione sono ritrovabili all’interno di questa nuova incarnazione, comprese le modalità di gioco più famose. Confermatissime infatti sono le stagioni online con la loro variante cooperativa, così come l’onnipresente Ultimate Team e la Carriera, arricchita in alcuni contenuti. Dopo la mannaia già abbattuta sul Gioco a Squadre, scompaiono anche altre modalità tra le meno usate, come le partite Testa a Testa, il Torneo e il Creation Centre: quasi inspiegabilmente in realtà, considerando lo sforzo minimo che avrebbe richiesto la loro conservazione.

Detto questo, possiamo saltare alla fase di gioco vero e proprio, che poi è anche quella maggiormente impattata dalle modifiche della nuova generazione introdotte con l’Ignite Engine: se il feeling coi giocatori e le meccaniche ad alto livello restano pressoché uguali, alcune novità sono piuttosto tangibili sin dai primi momenti. I movimenti dei calciatori risultano infatti più armonici, notando differenze nel passare la palla e nel suo controllo, soprattutto in fase di primo tocco: frutto della funzionalità denominata True Player Motion, in grado di ridefinire anche i contrasti di gioco con una maggiore attenzione, per il loro esito, alla posizione dei giocatori rispetto alla palla. Lo stesso fattore va anche a influire sulla riuscita dei passaggi, che possono beneficiare di nuove variabili in fase d’esecuzione. Chi ha giocato a FIFA 14 sulle vecchie console ricorderà sicuramente i problemi avuti da EA Sports con il gioco di testa, sistemato solo dopo una patch correttiva pubblicata dopo l’uscita del gioco: nel caso della next-gen, l’Ignite Engine ha contribuito a dare un’ulteriore dimensione allo svolgimento dei contrasti aerei, nei quali non troveremo più coinvolti due soli giocatori ma, come nelle fasi legate ai corner nella realtà, un numero maggiore di colpitori si contenderà la palla.

Living Worlds

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Se il controllo dei giocatori presenta alcune novità, quelle più evidenti risiedono certamente nel comparto tecnico di FIFA 14. La nuova generazione di EA Sports si gioca infatti sul terreno dei 1080p, in grado di dare all’intera esperienza visiva una dimensione completamente rinnovata sotto ogni aspetto: a guadagnarci nell’immagine è soprattutto il livello di pulizia, che permette alla grafica di risultare più nitida e dettagliata sia dal punto di vista fotografico, che per le animazioni, grazie al lavoro svolto dagli sviluppatori per dare all’intero match una continuità finora inesistente. Il portiere che rincorre il pallone per effettuare il calcio dal fondo, il giocatore che aspetta di avere la palla dal raccattapalle e altre aggiunte di questo tipo, contribuiscono a rendere l’esperienza di gioco più realistica e televisiva, anche grazie all’aumento del numero di telecamere poste dalla regia virtuale a bordo campo.

La nuova caratteristica Living Worlds, riferita agli stadi, rende i templi del calcio più vicini alla loro controparte reale, grazie alla presenza di un pubblico a 3 dimensioni in grado di mostrare coreografie legate alle singole squadra, ma soprattutto di reagire alle varie situazioni che si svolgono durante la partita. Qualche riserva invece sull’attenzione dedicata ai volti dei giocatori, che in alcuni casi continuano a mancare clamorosamente la somiglianza con la controparte reale: giocando col Napoli, per esempio, è davvero difficile riconoscere anche i calciatori più famosi che fanno parte della squadra. Laddove invece i modelli possono usufruire del volto reale del giocatore, siamo ormai ai limiti del fotorealismo. Sul fronte del sonoro nulla da segnalare in aggiunta a quanto visto nella versione per le console di vecchia generazione, se non la necessità di rinnovare dalla base gli interventi del duo composto da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, richiamati per l’occasione a registrare qualche nuova frase di contorno.

Commento finale

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Il bilancio di FIFA 14 next-gen vede la rimozione di alcune modalità di gioco e l’arrivo del motore Ignite Engine, con tutto ciò che questo comporta. Come abbiamo avuto modo di vedere, la versione per PlayStation 4 del gioco non fa altro che apportare alcune migliorie alle dinamiche già esistenti, senza stravolgerle affatto. I cambiamenti più radicali riguardano invece il comparto tecnico, dove dovremo probabilmente aspettare FIFA 15 (o il DLC World Cup?) per vedere qualcosa di paragonabile all’attuale dettaglio di NBA 2K14. Per quanto riguarda strettamente la versione per la console Sony, peccato per l’assenza delle FUT Legends, pubblicate da EA Sports in esclusiva per la piattaforma Xbox. In conclusione, nel caso in cui non abbiate acquistato FIFA 14 aspettando la nuova generazione, potete procedere senza indugi, altrimenti vi ritroverete a effettuare l’investimento aggiuntivo solo se malati inguaribili di pallone e di ultime novità tecnologiche allo stesso tempo.

Cosa ci piace

Cosa non ci piace

  • 1080p e pulizia grafica
  • Dinamiche migliorate in alcune fasi di gioco
  • Possibilità di trasferire tutti i dati
  • Rimozione di alcune modalità
  • Telecronaca da ricostruire
  • Dettaglio grafico ancora migliorabile

FIFA 14

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