PlayStation Move: la recensione

PlayStation Move: la recensione


Dopo essere stato per mesi atteso e desiderato da tutti i possessori di PS3, fosse solo per la curiosità da esso suscitata, finalmente PlayStation Move è arrivato sul mercato a metà settembre, portando con sé tutta un’ondata iniziale di demo e titoli coi quali iniziare a prendere confidenza con la nuova periferica Sony.

Il destino di Move è ovviamente quello di combattere contro Kinect, risposta di Microsoft nel campo dei controller a sensori di movimento in arrivo per Xbox 360 durante il prossimo mese di novembre. Dopo tre settimane circa dall’arrivo di Move sul mercato, anche noi abbiamo avuto modo di provare a dovere la nuova periferica: ecco dunque le nostre impressioni sullo stato attuale dell’arte per PlayStation Move.


Come molti probabilmente già sapranno, i requisiti completi di Move sono (oltre a una PS3) anche una PlayStation Eye, acquistabile nei negozi insieme al “gelato”, vera e propria essenza del sistema. Il controller si compone infatti del solo stick con la famosa palla all’estremità superiore, grazie alla quale esso viene tracciato dalla telecamera e individuato come giocatore grazie al colore, in grado di cambiare nel caso in cui più persone si trovino davanti allo schermo con più controller.

Chi acquista lo starter pack ha la possibilità di iniziare a prendere confidenza con la periferica attraverso le demo dei primi giochi presenti sul mercato all’uscita di Move, tra i quali troviamo Sports Champions e Tiger Woods PGA Tour 2010, entrambi titoli sportivi destinati a far saggiare le potenzialità del controller, insieme a un titolo d’eccellenza per il quale Move è a ragion veduta ritenuto come il cosiddetto cacio sui maccheroni: stiamo ovviamente parlando di Heavy Rain, uscito diversi mesi fa ma tornato in voga più che mai grazie alla Move Edition, gratuita anche per chi ha acquistato il gioco lo scorso mese di marzo. Per quanto riguarda l’ergonomicità della periferica nulla di particolare da segnalare, se non la possibilità di affermare che l’impugnatura è risultata abbastanza comoda per tutto il tempo di gioco e nella maggior parte delle situazioni che ci si sono parate davanti.

PlayStation Move: la prova su strada

Partendo proprio dal titolo Quantic Dream, in un certo qual modo il più atteso per saggiare le potenzialità di Move in un ambito un po’ meno “casual”, possiamo dire di esserci trovati di fronte a un gioco completamente stravolto, ovviamente non in termini di trama ma di meccaniche: se queste con il Sixaxis erano già a un buon compromesso tra movimenti reali e virtuali, la Move Edition ci porta a muovere lo stick come se fosse uno spazzolino, aprire la finestra con un gesto della mano e tutto quant’altro come ormai saprete compone il sistema di gioco della fatica di David Cage e compagnia. Il tutto con un adeguato livello di precisione, in grado di garantire al giocatore il controllo dell’azione anche nello svolgimento dei movimenti più delicati, a patto ovviamente di prendere prima una cerca confidenza con la sensibilità dello strumento che si ha in mano.

Tornando agli sportivi, la seconda prova ci ha visti impegnati con la demo di Tiger Woods PGA Tour 11, sufficientemente dettagliata per permettere ai possessori di Move di avere un’impressione abbastanza completa anche impegnando il controller nella disciplina del golf. Diversamente da quanto forse ci si potesse aspettare, le meccaniche di gioco richiedono una certa precisione nell’uso di Move, non limitandosi quindi al movimento dello swing: l’esempio più calzante è sicuramente quello nelle ultime fasi di una buca, quando occorre essere precisi per mandare a segno la pallina facendola rotolare delicatamente sul green. Certo, non occorre essere Tiger Woods per poter giocare, visto che si tratta pur sempre di un videogioco, ma probabilmente l’accoppiata potrà riservare una buona dose di divertimento agli amanti del golf.

PlayStation Move: la prova su strada

L’ultimo giro con Move l’abbiamo fatto come già detto con Sports Champions, titolo sviluppato appositamente per far assaggiare le potenzialità del nuovo controller. La raccolta di giochi sportivi si dimostra comunque abbastanza impegnativa, al punto da stare stretta nella definizione di “demo allargata”: particolarmente divertente risulta il ping pong, immediato e preciso al punto da necessitare una certa pratica prima di riuscire a mettere a segno dei colpi da maestro. Meno divertenti ma comunque apprezzabili sono il beach volley (che vi spingerà a mimare i movimenti più di tutti gli altri giochi) e le bocce, mentre il tiro con l’arco sembra un po’ sottotono.

In realtà però, il gioco offre la possibilità di scegliere se impiegare due controller Move per le discipline che lo richiedono, come per esempio quella con scudo e spada, dove comunque è possibile usare il trigger posteriore per passare dal controllo dell’uno a quello dell’altro. Anche in questo caso è stato possibile apprezzare l’adeguata precisione del controller, che lascia quindi ben sperare per il futuro, visto e considerato che siamo pur sempre agli inizi coi conseguenti margini di miglioramento nell’ottimizzazione che si aprono agli sviluppatori.

Un giro ce lo siamo concessi anche con Start the Party, titolo decisamente casual tra i vari riportati in questo stesso articolo, destinato principalmente a giovanissimi e famiglie che vogliono concedersi un po’ di sano divertimento scatenandosi davanti alla televisione, anche se a conti fatti dopo un po’ di curiosità iniziale l’interesse finisce inesorabilmente per scemare: in questo caso Move diventa un rasoio col quale fare acconciature, un pennello con il quale dipingere delle precise aree dello schermo e così via, rendendo come abbiamo detto Start the Party ottimo per i bambini che sicuramente lo adoreranno, così come per Wii nella stesso identica ottica esiste Wii Play.

In conclusione ci possiamo sentire soddisfatti dalle potenzialità mostrate da Move, anche se dobbiamo lasciare in sospeso un giudizio comunque più che positivo: a decidere le sorti del controller Sony sarà però molto probabilmente il supporto che questo avrà sia da parte della casa madre che dalle cosiddette terze parti, sia ancora sulla parte di mercato che Sony avrà maggiormente intenzione di coinvolgere nell’uso di Move. Per i giocatori casuali probabilmente questo problema non sussisterà affatto, mentre per i cosiddetti hardcore gamer la valutazione completa di Move non potrà arrivare prima che passi qualche mese in più.

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