Titanfall: impressioni dalla beta PC

Titanfall diverte e coinvolge: ottimo debutto per il gioco di Respawn Entertainment, mostrato nella beta in questi giorni.
Titanfall diverte e coinvolge: ottimo debutto per il gioco di Respawn Entertainment, mostrato nella beta in questi giorni.

Dalle ormai famose vicende che portarono alla loro cacciata dal team Infinity Ward al lavoro sulla serie Call of Duty, fino al debutto sulla scena con Respawn Entertainment. Per Jason West e Vince Zampella, gli ultimi quattro anni sono stati sicuramente intensi, ma i cofondatori dello studio scelto da Microsoft per puntare gran parte delle sorti della sua Xbox One, non si sono affatto tirati indietro.

Titanfall è infatti il gioco a cui sono rivolte gran parte delle aspettative tra i titoli in uscita nelle fasi iniziali del 2014, con poche settimane che ormai ci separano dalla sua uscita. Il gioco, presentato in occasione della conferenza dell’azienda di Redmond all’E3 2013, è diventato immediatamente anche per il pubblico uno dei titoli da tenere d’occhio dopo l’avvento della nuova generazione videoludica.

Nonostante sia previsto anche per Xbox 360, Titanfall ha dato modo negli ultimi giorni ai possessori di Xbox One e PC di provare un prezioso assaggio con la sua beta, alla quale abbiamo avuto modo di partecipare prediligendo l’uso dell’accoppiata composta da mouse e tastiera, un classico per il genere degli shooter in prima persona. Dopo qualche sessione di gioco all’insegna di salti ed evoluzioni varie, insieme a titani che scendono dal cielo, ecco le nostre impressioni su Titanfall in attesa che arrivi la sua versione finale, già fissata come dicevamo per il prossimo 13 marzo in Europa.

Buona la prima

Il fatto che Respawn Entertainment non abbia imposto nessun silenzio a chi ha partecipato alla beta, la dice lunga sulla fiducia che il team di sviluppo ha nel frutto della sua fatica. Dopo una fase iniziale contraddistinta da qualche problema coi server, abbiamo avuto modo di fiondarci all’interno del gioco online, rappresentato nella beta da tre tipi diversi di modalità: Attrition, Hardpoint e Last Titan Standing. La prima è praticamente l’equivalente del classico deathmatch a squadre, mentre la seconda mantiene anch’essa canoni abbastanza tradizionali, con tre diversi punti della mappa da conquistare e conservare con la propria squadra per arrivare alla vittoria. La terza modalità permette invece di scendere immediatamente sul campo di battaglia a bordo del proprio titano, per il quale bisogna invece attendere del tempo dall’inizio del round nelle altre due tipologie di gioco.

La caratteristica principale di Last Titan Standing è quella di non concedere alcun respawn ai membri delle due squadre: vince infatti quella che riesce a tenere l’ultimo titano in vita. Prima di accedere all’esperienza online vera e propria, disponibile anche sotto forma di “megamix” per provare tutto, Titanfall ci sottopone un efficace tutorial, nel quale s’inizia ad apprendere ciò che contraddistingue le meccaniche di gioco: due fasi slegate, con cambi di ritmo che definire stimolanti è sicuramente poco. Si va infatti dal frenetismo a volte sfrenato degli attimi passati girando a piedi per la mappa, nei quali è possibile sfruttare anche salti doppi e spettacolari mosse di parkour, ad altrim momenti nei quali l’azione viene vissuta dall’interno del proprio titano, più lento nei suoi movimenti, ma naturalmente in grado di essere devastante con la sua stazza e i suoi armamenti ipertecnologici.

Nonostante il mondo degli shooter in prima persona online ci abbia fatto già vedere di tutto, da questo piccolo assaggio Titanfall sembra avere tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento: almeno al sottoscritto, in un gioco di questo genere non succedeva praticamente da anni di divertirsi al punto da cadere nell’infernale trappola del “un’altra partita e smetto”, anche all’ora tarda di notte. Appare buono anche il grado di personalizzazione, sia dei piloti che dei titani, per i quali dopo qualche avanzamento di livello esperienza viene sbloccata la possibilità di comporre equipaggiamenti a proprio piacimento, attingendo dalle armi che vengono anch’esse messe a disposizione man mano. Sono anche presenti delle carte bonus da assegnare al proprio pilota, per fargli guadagnare abilità aggiuntive.

Meglio su PC?

Titanfall

Non senza uno strascico di polemiche legate alla risoluzione del gioco su Xbox One, inferiore ai 1080p che molti si aspettavano, da vari test la versione PC sembra anche per Titanfall quella in grado di dire maggiormente la sua anche dal punto di vista tecnico. Non avendo provato la beta console e soprattutto non volendoci sbilanciare con la versione finale ormai alle porte, possiamo dire di aver visto un gioco più che apprezzabile nel suo impatto grafico, mentre le mappe non ci sono sembrate proprio enormi: restiamo in attesa di vederle tutte.

Le dimensioni dell’area di gioco permettono comunque di godere pienamente dell’alternanza tra le fasi nei panni del titano e quelle nelle vesti del pilota, stimolando il giocatore a elaborare strategie e scelte vincenti: un essere umano, tanto per fare un esempio, è in grado di accedere ad aree in cui i robottoni per forza di cose non possono arrivare. Questo sia per quanto riguarda ambienti interni, che tetti e altri elementi esterni, raggiungibili grazie all’agilità dei protagonisti umani di Titanfall. I titani possono inoltre ricevere l’ordine di seguire il proprio pilota o mettersi in una posizione di guardia, a seconda naturalmente dalle esigenze di protezione da parte di chi lo controlla.

In conclusione, ci sentiamo senza ombra di dubbio di unirci alla folta schiera di coloro che dopo questa beta aspetteranno con un’ansia maggiore l’arrivo del progetto di debutto di Respawn Entertainment, che con questo titolo rischia seriamente di abituarci a uno standard altissimo già al primo colpo. La versione PC provata si candida fermamente a essere quella dall’esperienza complessiva più appagante, ma naturalmente prima di esprimere giudizi definitivi aspetteremo l’arrivo di Titanfall nei negozi: ormai, per fortuna, manca davvero poco.

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