MIND: Path to Thalamus - la "versione 2.0" in nuove immagini di gioco

Carlos Coronado ci mostra la nuova edizione della sua bizzarra avventura in soggettiva
Carlos Coronado ci mostra la nuova edizione della sua bizzarra avventura in soggettiva

Seguendo i consigli, le indicazioni e i suggerimenti pervenuti in questi mesi nella loro casella di posta elettronica, Carlos Coronado e i membri del team di sviluppo indipendente al seguito del vulcanico designer spagnolo di MIND: Path to Thalamus ci mostrano alcune immagini tratte dalla “versione 2.0” del loro evocativo puzzle-adventure in soggettiva dato alla luce nell’agosto dello scorso anno su PC e alla fine del 2014 su Linux.

Rispetto all’avventura originaria, le novità che accompagneranno il lancio del prossimo update non si limiteranno a dei blandi miglioramenti della grafica o alla proverbiale opera di pulizia del codice ma, al contrario, riguarderanno la completa riformulazione degli elementi narrativi, l’introduzione di aree di gioco completamente inedite e l’aggiunta di decine di nuovi brani strumentali e “oggetti scenografici” che contribuiranno a rendere ancora più originali e particolareggiate le ambientazioni di questo bizzarro videogioco in prima persona.

Guarda le immagini della nuova versione di MIND: Path to Thalamus

A queste importanti innovazioni bisognerà poi sommare il supporto ad Oculus Rift, alla risoluzione Ultra HD (4X), ai controller tradizionali, alle opzioni per personalizzare lo schema dei controlli e a quelle per disabilitare gli effetti grafici e particellari più pesanti: sotto il profilo squisitamente videoludico, il sistema di gioco non subirà grosse modifiche e, di conseguenza, continuerà a non prevedere l’impiego di armi per accentuare il senso di immedesimazione e il “transfert emotivo” tra il giocatore e l’anonimo protagonista di questo bizzarro sogno interattivo.

Alcune di queste innovazioni sono già disponibili con l’ultimo update di MIND: Path to Thalamus, ma per quelle più “impegnative” (dal supporto ad Oculus Rift al lancio dell’edizione per Mac OS) ci sarà da attendere ancora qualche mese.

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