Nella più recente puntata della rubrica “Pach Attack” l’analista Michael Pachter di Wedbush Morgan ha presentato un rapporto piuttosto inquietante sul futuro dei videogiochi, sostenendo che entro un paio d’anni i prezzi dei titoli “AAA” potrebbero arrivare a oltre 100 dollari americani:
«L’industria è in pessime condizioni di salute, la situazione sta diventando insostenibile. I costi di sviluppo sono sempre più alti, i guadagni dalle microtransazioni sono in calo, i marketplace non riescono a generare introiti, gli Online Pass sono una goccia in mezzo al mare. E la pirateria non aiuta di certo. Sappiamo da fonti sicure che i più grossi esponenti dell’industria si stanno accordando per alzare il prezzo dei giochi più importanti fino a 100-120$ a copia. Il cambiamento dovrebbe cominciare a partire dai prossimi mesi per poi arrivare gradualmente alla cifra piena entro dicembre 2012»
È forse questa la sciagura di cui parlavano i Maya secoli fa? Le date, dopotutto, coincidono. Pachter poi prosegue, non sembrando affatto intenzionato ad addolcire la pillola:
«È quel che l’industria deve fare se vuole sopravvivere, non ci sono alternative. Per quanto riguarda me, nessun problema: guadagno più di 300.000 dollari all’anno, ho una Porsche e una villa al mare. E poi i giochi me li passano gratis, quindi al massimo posso dispiacermi per voi»
Tempo fa anche Danny Bilson di THQ aveva avvertito su possibili aumenti vertiginosi dei prezzi, in riferimento a un’ipotetica nuova generazione di console. Ma la cosa che ci lascia più basiti è che i Maya sapevano già tutto.