Alice: Madness Returns passa sotto il vaglio dell'ESRB


Era inevitabile, come sempre, che anche Alice: Madness Returns di American McGee passasse sotto il vaglio dell’organo deputato alla catalogazione dei contenuti dei videogiochi in Nord America, ossia l’Entertainment Software Rating Board (ESRB). Ciò che emerge dalla relazione ci sembra piuttosto scontato, anche alla luce del precedente episodio di questo atipica rivisitazione in salsa horror del personaggio di Lewis Carroll.

Si tratta di un action-adventure in cui i giocatori assumeranno il ruolo di Alice, rinchiusa in un manicomio nel tentativo di comprendere il suo passato mentre lotta con una psiche instabile. Passando dal mondo reale all’immaginazione di Alice (es. Il Paese delle Meraviglie), il giocatore utilizzerà armi affilate per attaccare i propri nemici (come troll, marionette, teiere viventi e creature simili a delle bambole) attraverso un sistema di combattimento da mischia. Gli scontri saranno accompagnati da pianti di dolore, suoni di tagli ed imponenti schizzi di sangue che macchieranno Alice ed il suolo. Alcuni nemici potranno essere decapitati, mentre certi attacchi potranno pure farli esplodere; in una sequenza alcune bambole vengono rappresentate con delle ferite sanguinanti che mostrano il loro cervello. Durante l’arco del gioco, i dialoghi contengono delle esplicite allusioni alla prostituzione. Ricorrono anche termini come “ca**o” e “tr**a”.

L’uscita di Alice: Madness Returns è attesa per il 17 Giugno su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

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