Ubisoft annuncia Uplay Passport, sulla falsariga di "Online Pass" di Electronic Arts

Il publisher transalpino segue le orme dei suoi rivali e introduce un sistema per guadagnare anche sul mercato dell'usato
Il publisher transalpino segue le orme dei suoi rivali e introduce un sistema per guadagnare anche sul mercato dell'usato


E infine anche Ubisoft è saltata sul carrozzone degli “online pass” con il nuovo sistema Uplay Passport, annunciato ufficialmente nelle scorse ore. Come i suoi omologhi già noti (quelli di EA, THQ e via dicendo), Uplay Passport viene presentato come una sorta di “servizio”, o addirittura “valore aggiunto”, quando in realtà è né più né meno che una tassa sull’usato (o sul prestito) da pagare al publisher, un modo per far soldi anche sul temutissimo mercato dell’usato tramite le compravendite tra privati.

Per chi fosse vissuto su Marte fino ad oggi, ricapitoliamo il funzionamento: ogni nuovo gioco sarà dotato di un codice Uplay Passport unico e utilizzabile una sola volta (si associa all’account dell’utente che lo attiva), con il quale si sbloccano le funzionalità online. Qualora questo gioco dovesse venire venduto o anche solo prestato o regalato, il nuovo utilizzatore potrà godere delle funzionalità online solo dopo che avrà acquistato un nuovo codice Uplay Passport alla cifra di 10€.

Il primo gioco dotato di Uplay Passport sarà Driver: San Francisco. Abituiamoci: i publisher che utilizzano questi sistemi sono già tanti, e presto tutti si adegueranno. Mi pare già di sentire le vostre urla di gioia… o sbaglio?

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