I DRM arcaici di Ubisoft continuano a suscitare l'ira di giocatori e operatori del settore

Un'altra vicenda spiacevole orbitante alle soluzioni arcaiche di protezione dei contenuti digitali (DRM) messe in pratica da Ubisoft sui suoi titoli.
Un'altra vicenda spiacevole orbitante alle soluzioni arcaiche di protezione dei contenuti digitali (DRM) messe in pratica da Ubisoft sui suoi titoli.


Ubisoft non smette di ottenere cattiva pubblicità per l’utilizzo dei suoi sistemi DRM, definiti ormai in modo unanime antiquati e controproducenti. Le ultime lamentele vengono questa volta da Guru3D, un popolare sito di notizie orbitanti al mondo delle GPU e hardware per PC, che durante una sessione di benchmark sul gioco Anno 2070 si è ritrovata con una copia inutilizzabile. Nonostante gli accorgimenti riservati dal sito sull’uso del gioco su non più di tre sistemi differenti, il recensore è incappato inesorabilmente nel tragico blocco della licenza semplicemente scambiando una GeForce GTX 580 con una GTX 590 sul terzo computer su cui era stato attivato.

Il sito ha contattato gli uffici di Ubisoft in Olanda e questa è stata la risposta: “Siamo spiacenti di deluderla, ma il gioco è infatti limitato a tre cambiamenti hardware e non c’è semplicemente alcun modo per oltrepassare questa restrizione. Inoltre non abbiamo 7 copie del gioco disponibili per lei”.

TechPowerUP aggiunge inoltre che il DRM usato da Ubisoft in Anno 2070 lavora in un modo simile alle protezioni usate da Microsoft, che riescono ad identificare cambiamenti relativi a componenti come schede madri, processori, schede grafiche e addirittura semplici cambiamenti di partizione. State in guardia quindi, se avete giochi di Ubisoft ricordatevi di aggiornare il vostro sistema con parsimonia. Voi cosa ne pensate, comprereste un gioco sapendo che ci sono limitazioni di questo tipo?

Via | Guru3D

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