Zombies, Run!: intervista ad Adrian Hon, CEO di Six to Start

Adrian Hon, CEO di Six to Start, ha risposto alle nostre domande su Zombies, Run!
Adrian Hon, CEO di Six to Start, ha risposto alle nostre domande su Zombies, Run!

Se siete alla ricerca di un motivo per andare a correre, Zombies, Run! è sicuramente quello che fa per voi. Finanziata tramite Kickstarter, l’applicazione disponibile per iOS, Android e Windows Phone si propone infatti come perfetto connubio tra videogioco e fitness tracker, per tenere cioè traccia delle sessioni di corsa effettuate portando contemporaneamente avanti un gioco e una storia.

Come suggerisce il titolo, Zombies, Run! ci mette nei panni di un sopravvissuto a un’apocalisse zombie, impegnato ad andare in missioni di recupero per garantirsi la sopravvivenza: ogni missione è una sessione di corsa nel mondo reale, all’interno della quale occorre fare attenzione a non farsi beccare dai non-morti (correndo più veloce) o a farsi sparare addosso.

Leggi: Adrian Hon risponde a Melablog, l’intervista completa

Abbiamo avuto modo in questi giorni di fare qualche domanda ad Adrian Hon, CEO di Six to Start, focalizzandoci sia sul mondo Apple, sia sullo sviluppo di applicazioni e giochi. Nel dettaglio, Hon ci ha parlato in primis della nascita di Zombies, Run!, e dell’idea dietro a quello che lui vede in modo maggiore come un gioco, e in secondo luogo come un fitness tracker:

Zombies, Run! è nata quando andavo a correre e non trovavo abbastanza motivazione. Mi sono detto: ‘Sarebbe bello se si potesse giocare mentre si corre’, e allora ne ho parlato con i miei amici. ‘Qual è la motivazione che vi spinge ad uscire in scarpe da ginnastica ed andare a correre fuori?’ ho chiesto loro. Alcuni escono per mantenersi in forma, altri per perdere peso, altri per sopravvivere all’apocalisse zombie. Abbiamo quindi mirato ad avere quello che desideravamo: un gadget che ti spingesse a correre, che tenesse traccia dei tuoi progressi e che fosse allo stesso tempo un gioco accattivante.

Un’impresa non facile, quella di unire gioco e corsa, nella quale Adrian Hon riconosce la più grande difficoltà:

“Forse il problema maggiore è stato nella sincronizzazione della musica. È difficile coordinare perfettamente una playlist di cui non si conoscono i brani a priori. La musica accompagna l’allenamento, ma a volte lascia spazio per la narrazione. La storia deve andare avanti, per quello ci sono tempi per i brani e momenti in cui la narrazione entra comunque.”

Un occhio anche alla scelta di ricorrere per finanziarsi a Kickstarter, piattaforma dove Zombies, Run! ha raccolto nel 2011 oltre 72.000 dollari:

“Siamo andati direttamente su Kickstarter perché volevamo partire rapidamente. C’è un altro motivo: dubito che una banca o dei finanziatori avrebbero dato dei soldi a dei tipi che dicevano: ‘Vogliamo fare un’app per lo jogging che è anche un gioco, però ci sono anche degli zombi dentro, che ti inseguono’.

Idee chiare sin da subito quindi, anche negli immancabili consigli che Hon si sente di dare agli sviluppatori dopo la sua esperienza:

“Prima di tutto consiglierei di pensare molto bene al valore dell’app prima di iniziare a svilupparla. Ci sono tantissime applicazioni per iPhone e iPad nell’App Store e per avere successo bisogna davvero avere un’idea originale, essere gli unici nel proprio genere. Altrimenti ci si rimette più che ci si guadagna. Usare Kickstarter poi è complicato ora. Apple ha reso impossibile ora proporre app in fase di sviluppo e quindi non si può andare avanti come abbiamo fatto noi: finanziandosi sulle vendite anticipate dell’app. Bisogna trovare altre forme di finanziamento.”

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