Space Apps Challenge 2014: da Fallout alla NASA, un Pip-Boy 3000 per gli astronauti del futuro

Degli studenti americani propongono alla NASA il prototipo di un "computer da polso" ispirato al leggendario Pip-Boy di Fallout
Degli studenti americani propongono alla NASA il prototipo di un "computer da polso" ispirato al leggendario Pip-Boy di Fallout

Nel corso dell’ultima edizione dell’evento organizzato annualmente dalla NASA per dare agli astrofili, ai creativi e ai ricercatori di tutto il mondo l’opportunità di proporre le loro idee per migliorare la vita nello spazio e sulla terra, un gruppo di studenti universitari di Reno (Nevada) capitanati da Ashley Hennefer ha ben pensato di rifarsi al Pip-Boy 3000 di Fallout per suggerire all’agenzia spaziale statunitense l’introduzione di questo simpatico strumento tecnologico nella dotazione standard degli astronauti del futuro.

La versione del Personal Information Processor immaginata da Hennefer e dai suoi collaboratori riprende e riadatta il poliedrico computer portatile che in Fallout 3 e in Fallout New Vegas ha svolto, tra le altre cose, la funzione dell’interfaccia grafica e del “gestore” dell’inventario del proprio alter-ego: pur senza dover servirsene per fronteggiare i mostri atomici e gli scorpioni giganti degli iconici GDR di Bethesda, gli astronauti a cui sarebbe rivolta questa rivisitazione del Pip-Boy 3000 avrebbero comunque la possibilità di utilizzarla come sistema di rilevamento biometrico con connessione wireless al campo base e ai computer da polso degli altri astronauti.

A chi reputa come strumentale e “infantile” la scelta del Pip-Boy come fonte d’ispirazione per il loro progetto, il team di Hennefer risponde facendo appello alla logica e al rigore scientifico: rispetto ad altre soluzioni basate sull’impiego esclusivo di pannelli touchscreen, infatti, quella del computer da polso di Fallout garantisce una migliore funzionalità grazie alla presenza di manopole e di tasti “fisici” facilmente utilizzabili dagli astronauti mentre indossano le loro scomode tute nel corso delle loro attività extraveicolari.

Nella speranza che l’intraprendenza dimostrata dal team di Hennefer incoraggi il progresso scientifico e l’esplorazione spaziale, ritorniamo sulla Terra e al nostro passatempo preferito per bussare virtualmente alla porta di Bethesda nella speranza di ricevere una risposta in merito al prossimo, attesissimo capitolo della saga di Fallout.

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