David Cage: "PS4 sarà molto più facile da programmare di PS3"

Il guru di Quantic Dream torna a elogiare PlayStation 4 e si difende dalle critiche su Heavy Rain
Il guru di Quantic Dream torna a elogiare PlayStation 4 e si difende dalle critiche su Heavy Rain

David Cage, boss di Quantic Dreams e creatore di giochi come Farheneit, Heavy Rain e il prossimo Beyond: Two Souls, di certo non ha mai nascosto la sua simpatia per i sistemi Sony, ma con PlayStation 4 le lodi si sprecano a ritmo incessante. Nella più recente intervista a Official PlayStation Magazine, il game designer è tornato a toccare un argomento che ormai è chiaro a chiunque, ma che al tempo stesso riveste un’importanza tale da meritare ulteriori discussioni: la facilità di programmazione. Interrogato su cosa la nuova generazione offrirà concretamente a un team di sviluppo come Quantic Dream, Cage risponde:

«La tecnologia è qualcosa che ti permette di avere più sottigliezze e più sfumature in quello che fa. Ma l’hardware è solamente uno strumento. È qualcosa che abbiamo già provato a dimostrare con la demo di Dark Sorcerer, solamente per mostrare la sottigliezza che si può raggiungere con la tecnologia. E per farlo abbiamo usato il genere della commedia, ma si potrebbe fare anche con il genere horror, con un musical, si potrebbe fare con qualsiasi cosa e tutto quello che la nuova generazione hardware ci porta è questo: un migliore strumento»

E poi torna brevemente a parlare di alcune caratteristiche di PlayStation 4:

«Sicuramente possiamo riscontrare un miglioramento nettissimo dal punto di vista delle potenzialità grafiche. La qualità grafica è qualcosa che mi interessa moltissimo. Ma non solo quella: sono molto interessato dalla connettività della console e dalla sovrapposizione dell’aspetto multiplayer. Con queste caratteristiche l’aspetto prettamente “social” diventa molto più facile»

Per poi scendere nei particolari parlando della suddetta facilità di programmare l’hardware:

«In generale mi piace veramente molto il fatto che sviluppare su PlayStation 4 sia molto ma molto più semplice che sviluppare su PlayStation 3.»

Su questo tasto stanno battendo un po’ tutti gli sviluppatori attualmente impegnati nella creazione di un gioco PS4. Ricordiamo che nei suoi primi anni di vita PlayStation 3 era stata penalizzata da un hardware potente ma particolarmente ostico da sfruttare, e per quello abbiamo visto moltissimi titoli multipiattaforma girare in maniera decisamente migliore su Xbox 360. Man mano che ci siamo avvicinati alla fine della generazione il gap si è ridotto enormemente, e PlayStation 3 ha saputo mostrare vere e proprie meraviglie soprattutto grazie agli sviluppatori first-party (ci pare quasi superfluo citare il magnifico The Last of Us, e siamo molto curiosi di vedere Gran Turismo 6, o lo stesso Beyond: Two Souls).

Oltre a questo, Cage ci ha tenuto a ribattere su alcune critiche ricevute – specialmente in giochi meno recenti come The Indigo Prophecy e Heavy Rain – con il suo solito stile un po’ evasivo:

«Mi hanno criticato per aver fatto giochi poco interattivi? Non è un argomento che mi interessa. Guardate ad esempio The Walking Dead [l’avventura grafica di Telltale Games, NdR]. Quanto è interattivo? È un gioco? Chi se ne frega? Non se ne frega nessuno. Giocandolo ti sei divertito oppure no? L’ammontare degli input al secondo che l’utente deve dare non rendono un gioco più o meno valido. Ciò non ha assolutamente alcuna importanza».

E conclude la questione:

«Se a questa gente non piacciono i giochi basati sulla trama, che hanno più significato, e sono differenti, e forse peccano nel non fornire abbastanza adrenalina, bene così. Tutto ciò che voglio dire è che ci dovrebbero essere giochi per tutti i gusti.»

E voi che ne pensate? Trovate Heavy Rain un appassionante avventura immersiva o un noioso polpettone inerte?

David Cage contento del pulsante “Share” e di altre funzioni di PlayStation 4

A cura di David, 6 maggio 2013

Il sempre verboso David Cage, capoccia di Quantic Dreams e creatore di giochi come Farheneit, Heavy Rain e il prossimo Beyond: Two Souls, si è detto molto soddisfatto del nuovo tasto “Share” di PlayStation 4, che consentirà agli utenti di condividere online screenshot e filmati più o meno in tempo reale. Questa caratteristica si presta parecchio a quegli “spoiler” e anticipazioni varie che potrebbero essere totalmente deleteri per giochi come quelli di Quantic Dreams, eppure Cage non sembra affatto preoccupato. Dalle pagine di Kotaku ha dichiarato:

«Vogliamo che ci sia quell’effetto ‘water cooler’ [quei distributori d’acqua presenti in molti uffici che spesso diventano un polo d’accentramento sociale, esattamente come le macchine del caffé, con più persone che colgono l’occasione di scambiare due parole quando vanno a utilizzarlo, NdR]. C’è stato con Heavy Rain. La gente ne parlava, e si dicevano: ‘Io ho fatto in questo modo, e tu come hai fatto?’. La sola differenza è che ora la gente potrà catturare e condividere filmati con i proprio amici. Va bene. La gente ha comprato il gioco quindi è libera di goderselo in qualsiasi modo voglia»

In ogni caso Cage predilige i vecchi metodi “solitari” e consiglia a tutti di vivere l’esperienza del gioco per i fatti propri prima di cominciare a parlarne troppo ad altre persone. Il tutto per “mantenere unica l’esperienza”, dice. Concludendo il discorso sul pulsante Share, il game designer ha espresso nuove opinioni su PlayStation 4 in generale, rifiutandosi comunque di parlare apertamente del nuovo progetto segreto attualemente in cantiere sulla console Sony.

«Quel che è certo è che sì, tutto è aperto al giorno d’oggi. Tutto è connesso. C’è un nuovo controller, noi dobbiamo per forza di cosa dare un’occhiata alle nuove funzionalità di questo controller e adattare le meccaniche di gioco attorno ad esse. Ma c’è anche il bisogno di vedere queste nuove connettività. Dobbiamo trovare un modo per abbracciare non solo le tecnologie disponibili, ma anche le nuove abitudini che si formeranno nei giocatori. Sì, dobbiamo pensare a un sacco di cose adesso come adesso»

E ha continuato:

«Una delle caratteristiche del controller di PlayStation 4 è il touchpad, per esempio. Queste nuove caratteristiche sono molto interessanti per noi perché pensiamo che potremmo portare verso la console i casual gamer o addirittura la gente che solitamente proprio non utilizza i videogiochi. Penso che riusciremo a farlo solo attraverso quelli che io chiamo i paradigmi non convezionali dei videogiochi. Il controller è sempre stato, entro certi limiti, una barriera che ha impedito a quei non-giocatori di saltare nello spazio dei videogiochi. Abbiamo visto sempre più persone cominciare a giocare attraverso i dispositivi mobile. [O anche Nintendo Wii, se è per questo, NdR]. Questo è un fattore che dovremo tenere in seria considerazione e seguire molto, molto attentamente. In futuro vedremo cosa avrà significato»

Come potete leggere continuando questo stesso post, pochi giorni fa David Cage aveva giurato di non nutrire alcun interesse per il denaro, ma di fare giochi solamente per passione e per “bisogno di raccontare qualcosa”. Molti di voi lettori non ci avevano creduto… ma questa è un’altra storia!

David Cage: “faccio i giochi per passione, non per denaro”

A cura di David, 3 maggio 2013

david-cageDavid Cage, boss di Quantic Dreams e creatore di giochi come Farheneit, Heavy Rain e il prossimo Beyond: Two Souls, ha nuovamente esternato le sue opinioni sul mondo dei videogiochi in generale, stavolta concentrandosi sulla questione economica. Che, a sua detta, gli interessa molto poco. Dalle pagine di VG247 ha spiegato:

«Metto moltissimo di me stesso nei giochi che facciamo [noi di Quantic Deams]. Non sono un mercenario che lavora a ingaggio. Io non creo giochi per fare i soldi. Creo giochi per passione, perché voglio condividere qualcosa, perché ho qualcosa da dire»

Da sempre David Cage è conosciuto come una “voce fuori dal coro” nell’industria videoludica, uno sceneggiatore e uno scrittore che cerca di introdurre nel mondo dei videogiochi alcuni di quegli elementi che normalmente sono propri dei romanzi e del mondo del cinema. Continue sono le sue critiche all’attuale stato dei videogiochi, soprattutto dal punto di vista della narrazione e dello strapotere di FPS e sparatutto vari.

«Credo di essere diventato un vero scrittore lavorando su Heavy Rain. Prima non sapevo cosa volevo dire, di cosa volevo parlare. Stavo solo raccontando storie, prendendo in prestito diverse cose che avevo visto nel passato. Con Heavy Rain ho veramente scoperto che [in un gioco] posso parlare di me stesso, e che è più facile scrivere di cose su di te, cose che hai vissuto in prima persona»

Nel proseguire dell’intervista sono venuti fuori nuovi dettagli molto interessanti, come il fatto che un seguito di Heavy Rain, che pure è stato un buon successo di vendite con oltre 100 milioni di euro di guadagno netto, non è ai stato preso nemmeno in considerazione. Sony ha inizialmente cercato di convincere Cage, ma poi ha desistito senza insistere troppo. Dopo tutto aveva già detto che i seguiti uccidono la creatività. Il game designer ha poi parlato di Beyond: Two Souls, che parte da un presupposto più oscuro e drammatico di Heavy Rain:

«[Beyond: Two Souls] parla in realtà di me quando ho dovuto confrontarmi con la morte. Ho perso qualcuno a me molto vicino e ho voluto scrivere qualcosa a riguardo. È un gioco sul cambiamento, sull’accettare chi sei, sul confrontarti con le tue paure. E su cosa c’è dopo la morte.»

Ricordiamo infatti che Beyond è basato su una particolare meccanica di gioco che fa controllare al giocatore sia la protagonista Jodie che Aiden, il suo “angelo custode” invisibile. David Cage (che, piccola curiosità, è un nome d’arte per David De Gruttola) ha poi parlato di quello che ci aspetta in Beyond:

«Non saprete mai cosa aspettarvi. Non lo saprete. Non potete indovinarlo. Sarete Jodie quando è una teenager, o un’adulta, o una bambina? Non lo sapete. Sarò un senzatetto? Sarò inseguito? Cosa mi accadrà? Non c’è modo che possiate indovinarlo. Il fatto che il gioco sia totalmente imprevedibile è qualcosa che mi piace molto, e non è solamente la trama ad essere imprevedibile, ma anche cosa farà il giocatore, cosa diventerà, quale sarà il contesto. Trovo questa cosa molto intrigante»

Insomma, forse è proprio vero che a David Cage interessano relativamente i soldi, e più che altro voglia esprimere il suo lato artistico. In ogni caso non vediamo l’ora di dare una bella occhiata a Beyond: Two Souls, che sarà disponibile in esclusiva PlayStation 3 entro la fine delll’anno.

David Cage: “i giochi sono ancora pieni di sessismo”

A cura di David, 1 marzo 2013

david-cageDavid Cage, creatore di giochi come Farheneit, Heavy Rain e il prossimo Beyond: Two Souls, si è nuovamente espresso in modo critico nei confronti dell’industria videoludica, sostenendo che molti dei videogiochi attuali sono ancora impregnati da una sorta di discriminazione verso il sesso femminile. Dalle pagine di MCV ha dichiarato:

«La mia decisione di scegliere un personaggio femminile come protagonista [di Beyond: Two Souls] non è stata conscia. Semplicemente, è proprio la storia che volevo raccontare che mi ha portato in quella direzione. Quello che mi sorprende ogni volta è che questa domanda che nessuno farebbe a uno scrittore o a un regista. Il loro pubblico non si chiederebbe mai se una protagonista è una femmina possa rendere la storia interessante e forte.»

«Nei giochi troviamo ancora un certo tipo di sessismo, specialmente se questi sono concentrati sulla violenza. I personaggi maschili tendono ad avere più muscoli e capacità di combattimento. I personaggi femminili di solito hanno un seno notevole e una psicologia primitiva, sono semplicemente la ricompensa per il coraggioso eroe maschile. I giocatori sono principalmente maschi, e alcuni di essi potrebbero non trovare coinvolgente un personaggio femminile, a meno che non sia sexy come Lara Croft. Ma questa cosa sta cambiando: in parte perché i giocatori stanno chiedendo sempre più personaggi credibili e sceneggiature migliori»

Che ne dite? Stavolta siete d’accordo con David Cage o questa sua ultima uscita è un po’ esagerata?

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