Project Godus: primi stralci di gameplay con Peter Molyneux

Nell'ultimo aggiornamento alla campagna di finanziamento su Kickstarter volta a racimolare il denaro necessario per realizzare il suo "nuovo Populous", Peter Molyneux ci invita a seguirlo in un tour virtuale tra gli studi 22 Cans per osservare le primissime scene di gioco di Project Godus.
Nell'ultimo aggiornamento alla campagna di finanziamento su Kickstarter volta a racimolare il denaro necessario per realizzare il suo "nuovo Populous", Peter Molyneux ci invita a seguirlo in un tour virtuale tra gli studi 22 Cans per osservare le primissime scene di gioco di Project Godus.

Con l’ultimo aggiornamento alla campagna di finanziamento aperta due settimane fa su Kickstarter per raccogliere il denaro necessario per realizzare il suo “nuovo Populous”, Peter Molyneux ci invita a seguirlo in un tour virtuale tra gli studi 22 Cans per osservare le primissime scene di gioco di Project Godus.

Nel video-diario di sviluppo girato in un modo assolutamente informale dallo staff del Mulinello riusciamo così a scorgere degli stralgi di gameplay incentrati sulle fasi di creazione e distruzione delle ambientazioni attraverso delle azioni divine, come quella che, dal minuto 3:00 del filmato che campeggia ad inizio articolo, consentirà agli utenti di inghiottire un’intera penisola all’interno di un gigantesco cratere sottomarino. Continua dopo la pausa.

GODUS: galleria immagini


GODUS: galleria immagini
GODUS: galleria immagini

Non meno interessante è poi la scena in cui, nelle battute finali del video, ci viene mostrata una battaglia combattuta su vasta scala dagli eserciti di due fazioni contrapposte che, presumibilmente, si contendono il fazzoletto di terra fertile osservabile sullo sfondo.

L’uscita di Godus è prevista nel 2013 su PC, iOS e Android, a patto però che la campagna di finanziamento su Kickstarter subisca un’impennata entro breve: mancano infatti solo 13 giorni alla chiusura della raccolta fondi e ad oggi, delle 450.000 sterline richieste dai 22 Cans ne sono state “coperte” solo 224.000.

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