L'angolo della nostalgia: Pacman (anniversary edition)

Pacman compie 31 anni: potevamo non festeggiarlo?
Pacman compie 31 anni: potevamo non festeggiarlo?


“I videogiochi non influenzano i bambini. Se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole e ascoltando musica elettronica ripetitiva.”

La frase del comico inglese Marcus Brigstocke (attribuita a un fantomatico CEO di Nintendo Kristian Wilson) la dice lunga sull’impatto che un gioco come Pacman ha saputo avere non solo sull’industria videoludica, ma sull’intera società diventando un vero e proprio fenomeno. Sebbene l’associazione tra il gioco e il “masticare pillole ascoltando musica elettronica ripetitiva” sia solo un gioco, basta fare un giro su Google Images per ritrovarsi qualsiasi tipo di gadget dedicato all’immortale Pacman.

Come appuntamento di questa settimana con l’angolo della nostalgia non potevamo quindi esimerci dal festeggiare i 31 anni di Pacman: il gioco fu infatti pubblicato per la prima volta in Giappone il 22 maggio 1980, per poi arrivare nel corso dello stesso anno nel resto del mondo. Di modi per giocarlo online ce ne sono sicuramente tanti, compreso quello di Google, così come è facile trovare video di ogni tipo delle innumerevoli versioni del gioco pubblicato e sviluppato da Namco.

Ma le curiosità su Pacman sono davvero tante, come quella che riguarda i suoi personaggi. Molti potrebbero infatti essere portati a credere che i vari fantasmi abbiano un comportamento uguale, e invece come ammesso dallo stesso creatore Toru Iwatani ogni nemico aveva una sua propria personalità, individuata anche dai nomi dati ai fantasmi nella versione originale del gioco: Oikake, il rosso, correva dietro a Pacman inseguendolo, mentre Machibuse e Kimagure (rosa e azzurro) amavano prevedere il comportamento del giocatore provando a piazzarsi davanti a Pacman all’improvviso. L’ultimo fantasma Otoboke (arancione), era quello col comportamento casuale, anche se ci sono ovviamente teorie discordanti pure su quest’ultima affermazione di Iwatani.

A chi volesse approfondire la propria conoscenza su Pacman, segnalo infine la pagina Wikipedia, piena d’informazioni, mentre su pacmangame.org ci sono tutta una serie d’informazioni sul gioco (e sui successori e cloni) che potranno soddisfare anche i più curiosi. Buon compleanno Pacman!

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