Oltre che a smuovere le coscienze di milioni di appassionati di lungo corso della saga di The Elder Scrolls, l’uscita di Skyrim ha avuto un’eco mediatica così grande da indurre moltissimi neofiti della storica serie di Bethesda ad avvicinarsi per la prima volta a questo sconfinato universo fantasy: superate ampiamente le 100 ore di gioco (considerando anche il tempo necessario per redigere la recensione), ho deciso perciò di spendermi per realizzare una lista dei dieci più importanti consigli che, nel mio piccolo e senza alcuna velleità oggettiva, mi sento di dare a chi si avvicina adesso al titolo ma anche a chi, magari, in questi giorni si è già lanciato all’avventura nei panni di Dovahkiin.
- 1- Giocate sempre al massimo livello di difficoltà: con l’esperienza anche il dungeon più difficile e il drago più ostico possono essere superati. La frustrazione iniziale, come in Dark Souls, non farà che amplificare il piacere provato in un secondo momento, quando cioè ritornerete in quegli stessi luoghi con un livello personaggio superiore.
- 2- Non utilizzate il fast travel (o comunque limitate al massimo il suo impiego): nell’universo fantasy di Skyrim, come nella vita reale, ciò che conta di più non è la meta prepostavi, ma il viaggio che intraprenderete per arrivarvi.
- 3- Godetevi il paesaggio: so che sembrera sciocco, ma ogni tanto fermatevi a contemplare il cielo e la ricchezza degli ambienti naturali e delle architetture che vi circondano. Anche nelle fasi di gioco più avanzate, è un esercizio psicologico che vi sarà di grande aiuto per non trasformarvi in asettici robot mangia-dungeon. Al netto della montagna di muscoli e dei chili di corazza, anche il Sangue di Drago ha un cuore.
Seguiteci dopo la pausa per la seconda parte dei nostri consigli per cercare di migliorare l’esperienza di gioco nello sconfinato regno fantasy di The Elder Scrolls V: Skyrim.
The Elder Scrolls V: Skyrim – galleria immagini
- 4- Evitate di viaggiare con un compagno: sia nelle fasi di combattimento che nella gestione dell’inventario, il loro aiuto è davvero troppo e snatura il gameplay. Qualora decideste di arruolare un mercenario o un “companion” classico, almeno, non caricate salvataggi precedenti al momento della sua eventuale uccisione in battaglia (anche sbagliata, ad esempio per colpa di una freccia scoccata in malo modo o per un incantesimo troppo potente): a dispetto delle apparenze, la morte è il regalo piu umano per potreste fare a chi, con ogni probabilità, avete trattato come una sottospecie di cassonetto della spazzatura ambulante dove poter gettare cianfrusaglie e oggetti troppo ingombranti per il proprio inventario o, peggio ancora, come una pedina sacrificabile da dare in pasto al nemico di turno per distrarlo.
- 5- Siate coerenti con il ruolo scelto per il vostro protagonista: se si inizia l’avventura decidendo di giocare come guerrieri, ladri, maghi o ladri, sentitevi liberi di comportarvi come meglio credete ma, nei limiti del possibile, siate legati al vostro ruolo in qualunque situazione. Vi sarà da stimolo, in un secondo momento, a ricominciare daccapo l’avventura impersonando un eroe completamente diverso da quello precedente. Per riuscirvi, “conservate” i punti abilità conseguiti al passaggio di livello e spendeteli in “progetti” che siano attinenti al vostro eroe (ad esempio, se volete sbloccare un determinato perk ma non potete perche il vostro livello in quella specifica “scuola” è ancora basso, desistete dalla tentazione di spendere quel punto prezioso in un’abilita “di ripiego”).
- 6- Se non volete seguire la storia principale, non girovagate in cerca di gloria ma adottate la “strategia del castoro”, costruitevi nei panni di Dovahkiin una vita parallela stabilendovi in un feudo (nella mappa, ogni città-feudo è rappresentata con lo stemma della casata locale) e sforzatevi di completare tutte le missioni e i compiti degli abitanti locali senza allontanarvi troppo dal centro abitato: cosi facendo, sentirete quel luogo come la vostra “casa” e proverete emozioni ancora più forti quando, di tanto in tanto, dovrete visitare dei villaggi lontani.
- 7- Non abusate del crafting: so che la tentazione sarà enorme, ma la grande velocità con cui si riesce ad aumentare di livello creando pozioni, armi incantate e armature è direttamente proporzionale alla forte delusione che provereste ritrovandovi troppo presto con un personaggio forte come Chuck Norris, armato fino ai denti e dotato delle armi e delle armature più potenti. Per godervi appieno il gioco, il passaggio dalle armi in ferro a quelle daedriche e draconiche deve essere lento, anzi, lentissimo. Se volete aumentare “forzosamente” il livello del vostro personaggio, piuttosto, fatelo rivolgendovi ad uno dei tanti PNG insegnanti sparsi per la mappa
- 8- Commerciate sempre in armi e in tesori trovati nei dungeon (o rubati in qualche negozio), non in pozioni e in armi create in proprio: ogni moneta strappata dalle mani marcescenti di un antico signore Daugr sarà ben spesa e varrà più di qualsiasi ricchezza accumulata vendendo unguenti miracolosi a qualche locandiere.
- 9- Se pensate di aver raggiunto il compito che vi eravate prefissati all’inizio dell’avventura (anche dopo “sole” 15-20 ore di gioco), se raggiungete il livello di abilità 100 in più di due discipline o se non provate più quella “scarica” che fino a quel momento avvertivate addentrandovi in un dungeon appena scoperto per pura curiosità, salutate il vostro eroe e ricominciate una nuova “linea narrativa” con un altro Sangue di Drago, scegliendo di “abitare” in un feudo o in un villaggio diverso da quello precedente. Con l’approccio del castoro descritto prima, la frequenza con cui cambierete i personaggi sarà piu elevata del solito ma l’esperienza che vivrete con singola avventura sarà ben piu gratificante.
- 10- Ultimo consiglio, ma certamente non per ordine di importanza: tra una battaglia a suon di Thu’um contro un drago e una missione di esplorazione notturna tra le rovine di un’antica fabbrica Dwemer, ricordate sempre di avere una vita reale e di smettere ogni tanto i panni di Dovahkiin per coltivare hobby, amicizie e amori all’infuori di Skyrim.
Sperando di aver contribuito ad arricchire la vostra esperienza di gioco con The Elder Scrolls V: Skyrim, vi lasciamo alla bianca lavagna dei commenti per sapere cosa ne pensate dei nostri consigli.