Red Dead Redemption contribuisce ad abbassare la soglia della maggiore età?


Interessante (si fa per dire) prendere atto della valutazione appioppata ai contenuti di Red Dead Redemption da parte dell’ESRB. Non tanto per la classificazione in sé, quanto per una poco più che “apparente” incongruenza con quanto riportato in merito alla descrizione del gioco – che vi proponiamo immediatamente di seguito in alcuni punti.

  • In una sequenza, un cadavere mutilato e insanguinato può essere visto appeso alle travi di un granaio
  • Una sequenza raffigura un uomo che si inietta una siringa di cocaina
  • Termini come fo****i, t***a e me***a possono essere ascoltati nei dialoghi
  • Il gioco contiene una scena in cui due personaggi fanno sesso su di un tavolo; è presente un breve episodio di nudità femminile

Ebbene, tutto questo è valso un “semplice” Mature al gioco – vale a dire vietato ai minori di 17 anni. A questo punto le cose sono due: o l’ESRB ha pensato bene di abbassare la soglia della maggiore età, oppure si tratta di palesi discrepanze. Sì perché i contenuti in questione ci paiono onestamente da Adults Only.

Ciò evidenzia sempre più l’incerta valenza di questi strumenti atti a dare un’idea circa i contenuti dei giochi, dando adito ai “soliti noti” di rivendicare presunti diritti e doveri che in un sistema dotato di maggior buon senso sarebbero garantiti in egual misura senza ricorrere ad inutili teatrini mediatici. A buon intenditore poche parole.

via | Videogamer

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