Peter Molyneux elogia Heavy Rain e vede un futuro videoludico meno "tecnologico" e più "emozionante"


Nel corso di una proficua chiacchierata avuta di recente con i colleghi di Gamasutra sul tema dell’evoluzione videoludica dei prossimi anni, Peter Molyneux ha elogiato ancora una volta l’ultimo capolavoro di Quantic Dream, Heavy Rain, elevandolo ad esempio perfetto sul modo in cui gli sviluppatori futuri dovranno realizzare i loro titoli avendo come preoccupazione principale quella di creare prodotti in grado di parlare al cuore e alla mente dell’utente, prima ancora che ai suoi occhi:

“Sono principalmente tre le strade che dobbiamo percorrere per rendere questo settore ancora più grande e profondo di quanto lo sia oggi. La prima è quella dell’evoluzione tecnologica non più fine a sé stessa: sia i produttori di console che i videogiocatori, ormai, hanno capito che non serve a nulla aumentare a dismisura la potenza computazionale delle macchine con cui si gioca, se poi tutta questa capacità di calcolo viene sfruttata per fare sempre lo stesso tipo di prodotti.

La seconda è quella di capire cosa davvero si possa fare con la Rete, ci sono ancora tantissimi ambiti in cui possiamo potenziare l’universo online dei nostri titoli, andando ad aumentare ad esempio i modi con cui l’utente può cooperare con altri giocatori tramite Internet. La terza è quella di assecondare in ogni modo possibile gli sviluppatori che decidono di creare videogiochi partendo da un copione e da una trama, prima ancora che dalle fredde specifiche tecniche della macchina dove vogliono proporre i loro titoli. Il futuro è fatto da creazioni come Heavy Rain, che diano al giocatore la possibilità di provare ogni volta un profluvio indescrivibile di emozioni. Seguendo questa strada, ben presto potremo veder nascere una serie tutta nuova di generi.”

E noi, naturalmente, non possiamo che essere d’accordo con il geniale autore di videogiochi britannico.

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