Limbo: la recensione

Ci sono giochi che dovrebbero uscire su tutte le piattaforme in circolazione. Quando viene sviluppata una perla, un’esperienza capace di coinvolgere totalmente un giocatore andandone a toccare i sentimenti più nascosti e profondi, è triste pensare che gli appassionati di videogiochi che non possiedono la piattaforma prescelta siano costretti a saltare un appuntamento con la storia.

Ogni console ha i propri gioielli, e di sicuro Limbo brilla di una luce scintillante all’interno del corposo catalogo disponibile su Xbox Live, andando ad aprire l’edizione 2010 della Summer of Arcade. Al termine di uno sviluppo lungo e travagliato, i ragazzi di PlayDead Games sono finalmente riusciti a pubblicare il proprio titolo, e dopo tanto lavoro possono godersi i meritati applausi da parte della critica di tutto il mondo.

Al costo di 1200 Microsoft Point, i possessori di una Xbox 360 possono acquistare e scaricare un gioco eccezionale, che pur durando poche ore è in grado di conquistarsi un posto speciale nel cuore di ogni appassionato che si rispetti, risvegliando paure primordiali e sensazioni da tempo dimenticate. Seguiteci dopo il salto per addentrarvi nell’angosciante atmosfera di Limbo.

Vagando nel buio

Appena caricato il gioco e iniziata la partita, si viene immediatamente buttati nel cuore dell’angoscia. Ad accogliere il giocatore non c’è nessun filmato roboante, nessuna presentazione che descriva dettagliatamente l’antefatto del gioco, niente di niente. Si preme Start, e ci si trova lì, in un mondo dominato dal nero e avvolto in un silenzio ovattato e surreale.

La prima cosa a cui si assiste è il risveglio del protagonista, un piccolo bambino indifeso che, a quanto recita la descrizione del gioco nel catalogo di Xbox Live, è alla ricerca della sorella. L’incipit così diretto è talmente strano, nell’attuale mercato dei videogiochi, da far quasi venire i brividi. Il fatto è, però, che non è l’assenza della presentazione o di qualsiasi altro elemento accessorio a far venire la pelle d’oca, ma l’atmosfera creata appositamente dai programmatori.

Limbo è un gioco capace di terrorizzare, di fare paura come pochi altri titoli in circolazione, e lo fa senza ricorrere a colpi improvvisi o alla presenza di litri di sangue su schermo. A creare sgomento, in Limbo, è il costante senso di minaccia, e il fatto di essere consapevoli di vestire i panni di un bambino incapace di difendersi. Bastano pochi passi per imbattersi nella prima trappola, e qualche minuto per avere a che fare con uno spietato ragno gigante, un incontro che ci perseguiterà per una buona fetta dell’avventura PlayDead.

Le immagini più belle di Limbo

Semplice come la morte

Con il gioco, quindi, ha inizio il viaggio del bambino all’interno di un mondo bizzarro e oscuro, dove il buio può contenere minacce primordiali e mostruosi pericoli. L’oscurità si solidifica per dare forma alle paure più profonde dei giocatori, spingendo ad avanzare accompagnati da un costante senso di angoscia.

Tutto questo avviene in modo semplice, attraverso un sistema di controllo basilare che non richiede particolari abilità per essere padroneggiato: con lo stick analogico sinistro si corre, con il tasto A si salta e con X si interagisce con l’ambiente circostante. Fine. Limbo è un gioco dalle basi semplici ma dalla struttura profonda, e spinge il giocatore a usare il cervello, piuttosto che affidarsi all’agilità delle dita sviluppata in anni di pratica con titoli sempre più elaborati.

Lo stesso gameplay non si rivela mai essere troppo complicato, ma piuttosto pensato e disegnato seguendo una logica spietata ed onorevole, dove la morte è costantemente dietro l’angolo nascosta da una chiara struttura da Trial and Error. In Limbo si muore spesso, e nella maggior parte dei casi lo si fa con una semplicità disarmante. Questo trasmette un costante senso di minaccia, che spinge a stringere con forza il pad fra le mani sudate, mentre di avanza in un mondo pieno di trappole mortali.

Casse, ingranaggi e interruttori

A dare spessore e profondità a un titolo tanto basilare è la fisica, che in Limbo si rivela essere incredibilmente curata. I numerosi enigmi del gioco sono quasi sempre basati su semplici principi fisici e, pur non rivelandosi mai particolarmente ostici, in diverse occasioni costringono a fermarsi a ragionare qualche minuto, spendendo qualche tentativo per sperimentare e arrivare alla soluzione.

C’è un po’ di tutto: vasi comunicanti, galleggiamento dei corpi, differenze di peso… Si arriva perfino all’inversione della gravità e all’uso di potenti magneti. Al centro di questo paradiso della fisica, c’è sempre il solito bambino indifeso, che può contare su una forza fisica piuttosto scarsa e sull’uso rigoroso della logica.

Procedendo con l’avventura ci si imbatte anche in situazioni dove, oltre al puro e semplice ragionamento, sono necessari anche un grande tempismo e un pizzico di rapidità di esecuzione, visto che bisogna svolgere una serie di azioni nell’arco di un brevissimo lasso di tempo.


Una delizia per gli occhi

Se pensate che i giochi scaricabili non possano distinguersi per la loro realizzazione tecnica, Limbo saprà farvi cambiare idea. Le animazioni del protagonista, così come quelle di ogni altro elemento all’interno del gioco, sono fluide, realistiche ed incredibilmente convincenti.

L’oscuro mondo del titolo PlayDead è rappresentato attraverso uno stile artisticamente ineccepibile, dove le silhouette emergono dal buio opprimente grazie a un sapiente uso della luce. Il contrasto fra bianco e nero ha permesso ai programmatori di creare un mondo intenso e profondo, arricchito dal sapiente uso mirato di effetti come la nebbia volumetrica.

Al comparto visivo squisitamente minimalista si affianca un sonoro splendido nella sua assenza quasi totale. Il pericoloso viaggio del piccolo protagonista di Limbo non è accompagnato da nessuna musica. Al giocatore non è offerto nemmeno il conforto di una colonna sonora, visto che ogni passo verso il buio opprimente è seguito unicamente dai suoni ambientali, che passano dal rilassante canto dei grilli al frastuono minaccioso di enormi ingranaggi e di letali seghe circolari.

Breve ma intenso

Se fate parte di quel gruppo di giocatori che pensa che non valga la pena acquistare un gioco a meno che non duri X ore, sappiate che Limbo può essere portato a termine, la prima volta, in quattro/cinque ore, a seconda della vostra bravura nella risoluzione dei puzzle.


Sicuramente il rapposto prezzo/durata non è dei migliori, visto che il gioco viene venduto a 1200 Microsoft Point, ma rinunciare a una simile esperienza per un simile ragionamento sarebbe un grosso errore. Se siete alla ricerca di una sfida, inoltre, la presenza di un obiettivo che richiede di completare il gioco morendo non più di cinque volte, dovrebbe garantire qualche ora di gioco in più.

Non lasciatevi frenare da questo dettaglio, comunque. Limbo non è un gioco che si misura ad ore, ma a sentimenti ed emozioni. Giudicandolo in quest’ottica, si trasforma all’istante in un acquisto imprescindibile per tutti coloro che, in un videogioco, cercano qualcosa di più di qualche filmato e di una serie di combinazioni di tasti.

Commento finale

Limbo è un’esperienza emotiva incredibile, una pietra lanciata in uno stagno appiattito da troppe produzioni tutte uguali. La passione e la cura con cui i ragazzi di PlayDead hanno cresciuto questa meraviglia trasudano da ogni centimetro delle ambientazioni, da ogni singolo puzzle e da ogni morte truculenta del piccolo protagonista. Se amate i videogiochi e non volete perdervi una pietra miliare indimenticabile, fatevi un favore e non lasciatevi frenare dalla scarsa longevità.

Cosa ci piace

Cosa non ci piace

  • Visivamente eccezionale
  • Checkpoint distribuiti con generosità
  • Coinvolgente come pochi altri titoli
  • Il Trial and Error può non piacere a tutti
  • Meno intenso nella parte finale
  • Per alcuni potrebbe essere troppo breve

Le immagini più belle di Limbo

Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo
Le immagini più belle di Limbo

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