PlayStation 4 e Xbox 720: notizie preoccupanti su protezioni e DRM

Nuove inquietanti voci di corridoio turbano il sonno dei giocatori.
Nuove inquietanti voci di corridoio turbano il sonno dei giocatori.


Dopo le numerose indiscrezioni degli ultimi giorni su probabili sistemi anti-usato e anti-copia che verranno adottati nelle nuove console PlayStation 4 e Xbox 720, alcune fonti anonime interne all’industria diffondono ulteriori, preoccupanti dettagli sulle varie protezioni che Microsoft e Sony sembrano intenzionate a implementare.

Innanzitutto pare che si dovranno associare agli account Sony Enterntainment Network e Xbox Live indirizzi email di posta certificata, che garantiranno un riconoscimento univoco dell’utente e lo potranno velocemente identificare anche a livello legale (nel caso dell’Italia si parla naturalmente della PEC governativa, già disponibile da tempo).

Ci sarà poi di un sistema di riconoscimento della retina dell’occhio che permetterà di andare ben oltre l’associazione del gioco col singolo account: ogni titolo disporrà di cinque attivazioni retina, superate le quali verrà richiesto il pagamento di licenze aggiuntive. Ciò significa che acquistando un gioco lo si potrà associare senza spese ulteriori con un massimo di cinque persone (sé stessi, amici o componenti della famiglia). Terminate le attivazioni, chi altro vorrà giocare avrà a disposizione un periodo di prova di 15 minuti terminato il quale verrà richiesto il pagamento di una licenza extra (stimata sui 10 o 15€ a discrezione del publisher). Nessuno giocherà gratis nella prossima generazione, nemmeno la vostra morosa o il cugino che dopo 25 anni viene a trovarvi dall’Argentina.

Oltre a questo, pare che Sony e Microsoft abbiano integrato un controverso sistema grazie al quale le due console, nel caso si tenga attivato il Wi-fi, riconosceranno la presenza l’una dell’altra e si rifiuteranno di funzionare se tenute nella stessa stanza. Senza dubbio una grande estremizzazione della rivalità fra questi due storici marchi.

via | NeoGAF

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