Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes - la recensione

Gamesblog.it recensisce per voi il nuovo capitolo della saga platform sandbox di Disney Interactive
Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes - la recensione
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Sviluppato dagli studios americani di Avalanche Software (da non confondersi con gli Avalanche Studios artefici di Just Cause 2), Disney Infinity 2.0 ripercorre la strada tracciata dal capitolo precedente e cerca di mettere a frutto la proprietà intellettuale di Marvel Entertainment (acquisita dalla The Walt Disney Company nel 2009 per la mostruosa cifra di 5 miliardi di dollari) seguendo il modello dei videogiochi crossmediali inaugurato da Activision con l’altrettanto fortunata serie di Skylanders.

Il cuore dell’esperienza di Marvel Super Heroes continua quindi a battere al ritmo dei giocattoli “intelligenti” utilizzati dagli utenti per interagire con l’universo virtuale del titolo, modificandone il gameplay con power-up, scenari esclusivi e obiettivi inediti servendosi di un’apposita postazione con diversi alloggiamenti per gli eroi da impersonare e per gli oggetti “ambientali”. Il linguaggio videoludico utilizzato da Disney Interactive per coniugare il “verbo del divertimento” dei Play Set che compongono l’offerta digitale di Marvel Super Heroes è semplice e, forse anche per questo, tremendamente accattivante, così come scoprirete approfondendo i diversi aspetti di Disney Infinity 2.0 con la recensione che vi proporremo quest’oggi.

COSA CI PIACE

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Tanti eroi, altrettanti superpoteri

La novità più importante e gradita di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes è rappresentata dalla completa riformulazione del sistema di combattimento e di “gestione” del proprio personaggio. Grazie all’infinito bagaglio di avventure a cui hanno potuto attingere gli sviluppatori per caratterizzare le controparti digitali degli eroi dell’universo Marvel, ciascun personaggio racchiuso nel rilucente involucro in plastica del corrispondente “giocattolo intelligente” è in grado di acquisire nuove capacità attingendo a un generoso albero di abilità con 40 diversi poteri da sbloccare con i punti esperienza acquisiti di livello in livello.

I tre eroi disponibili all’interno dello Starter Pack di Disney Infinity 2.0 rappresentano nel migliore dei modi le innovazioni portate in tal senso dagli Avalanche Software per rendere più divertente il loro titolo: i poteri da evolvere nell’albero di abilità di Thor, infatti, sono completamente diversi da quelli di Iron Man e Vedova Nera, permettendo così un’esperienza di gioco più proficua e un approccio decisamente più vario e “originale” alle missioni dei Mondi preimpostati e ai livelli della Scatola dei Giochi.

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Le migliorie apportate alla Scatola dei Giochi

Gli utenti del Disney Infinity originario hanno investito la maggior parte del loro tempo di gioco tra le quattro mura invisibili dei livelli della Scatola dei Giochi: è perciò superfluo sottolineare come gli Avalanche Software si siano spesi per migliorare questo specifico aspetto del titolo e garantire agli utenti di Marvel Super Heroes un’esperienza di editing più soddisfacente.

Gli strumenti più semplici, come quelli per la collocazione e l’orientamento degli oggetti nello scenario, sono ora più intuitivi e veloci; l’introduzione di 15 template di livelli preimpostati e della possibilità di creare livelli “chiusi” come quelli di una casa con relativi interni, inoltre, consente ai più “pigri” di immergersi in ambientazioni e minigiochi customizzati senza perdere troppo tempo nell’impostazione dei comportamenti logici dell’IA e delle sezioni animate dello scenario.

La creazione dei livelli più complessi, però, richiede uno sforzo non indifferente: per padroneggiare tutti i tutorial e i moduli di cui è composto l’editor della Scatola dei Giochi bisogna armarsi di pazienza e spendere non meno di 10 ore nello studio dei diversi “stratagemmi di sviluppo” da impiegare per plasmare il mondo dei propri sogni.

Per il maggior quantitativo di RAM a disposizione su PC, PlayStation 4 e Xbox One, consigliamo a tutti i cultori di questa particolare modalità di optare per l’acquisto di una di queste tre versioni: nella triplice edizione current-gen di Disney Infinity 2.0, infatti, lo spazio virtuale a disposizione degli utenti per realizzare livelli personalizzati all’interno della Scatola dei Giochi è decisamente più grande e permette di utilizzare un maggior quantitativo di “oggetti pesanti” come i modificatori ambientali, i nemici, i veicoli, gli effetti particellari e le fonti di illuminazione.

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I contenuti disponibili al lancio

La scarsità di Play Set e di “espansioni fisiche” (eroi bonus e gettoni) che alla fine dello scorso anno ha segnato in negativo il lancio del primo Disney Infinity è ormai un lontano ricordo: con l’uscita di Marvel Super Heroes, i vertici di Disney Interactive hanno infatti deciso di viziarci (o di rapinarci, dipende dai punti di vista) inondando i negozi con i Play Set, i personaggi, i gettoni Extra Power e le Porte dei Mondi di Spider-Man, dei Guardiani della Galassia e degli Avengers.

Peccato solo per la mancata compatibilità con i Mondi del capitolo originario, come possiamo osservare nella tabella ufficiale pubblicata dagli sviluppatori per offrirci un quadro d’insieme sui contenuti compatibili tra le due iterazioni della saga platform di Disney Infinity.

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COSA NON CI PIACE

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Livelli troppo ripetitivi

Bastano davvero poche ore di gioco per accorgersi di come i livelli della triplice campagna singleplayer a supporto dei Play Set di Spider-Man, dei Guardiani della Galassia e degli Avengers non brillino certo per originalità e “capacità di intrattenimento”. Il canovaccio narrativo steso dagli autori statunitensi per giustificare le azioni compiute a schermo dai nostri impavidi eroi di plastica e picel è pretestuoso e inconcludente.

Gli obiettivi da raggiungere ad ogni livello, inoltre, riprendono la piatta formula del “raggiungi questo luogo e abbatti tutti i nemici che osano ostacolare il tuo cammino”, fatta eccezione per quelle sfide estemporanee che strizzano l’occhio ai racing game, agli action “alla GTA”, ai platform bidimensionali, ai puzzle e a un centinaio di altri generi videoludici.

Perchè Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes, per sua stessa natura, è un titolo “dispersivo” che abbandona ogni velleità narrativa pur di abbracciare il maggior numero possibile di generi per soddisfare le esigenze di una platea ampia, giovane ed eterogenea di appassionati di videogiochi.

La scarsa varietà dei Mondi

Nonostante la grande caratterizzazione dei Play Set di Spider-Man, dei Guardiani della Galassia e degli Avengers, questi purtroppo non offrono quella varietà che ci saremmo aspettati ripensando ai relativi film e ai fumetti Marvel o guardando a quanto è stato fatto dagli Avalanche Software per migliorare il sistema di movimento e combattimento dell’episodio primigenio.

I mondi, ad esempio, sono più ampi ma rimangono avari di contenuti e di attività da intraprendere per spezzare la monotonia delle sfide in singolo (che riescono ad essere divertenti solo ed esclusivamente se affrontate in multiplayer locale tramite schermo condiviso).

Da questo punto di vista, i miglioramenti rispetto all’edizione originaria di Disney Infinity sono a dir poco blandi e non rappresentano una reale evoluzione delle meccaniche di gioco già sperimentate con le missioni intraprese l’anno scorso in compagnia dei protagonisti dei Pirati dei Caraibi, di Monsters University e degli Incredibili.

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Il costo dei Play Set aggiuntivi

Più che un videogioco, Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes deve essere considerato come un vero e proprio hobby, un passatempo a cui dedicarsi spendendo cifre sempre più importanti per ampliare la propria personale collezione di Mondi, di eroi e di gettoni.

A farci storcere il naso, comunque, non è tanto il costo in sé dei diversi pacchetti aggiuntivi proposti da Disney Interactive, quanto piuttosto il loro numero e, soprattutto, la necessità assoluta di acquistarli per avere accesso non solo agli eroi e ai relativi Mondi, ma anche agli oggetti, ai nemici, ai modificatori ambientali e ai “completementi d’arredo” per la Scatola dei Giochi ad essi collegati. Un fastidio, questo, che viene ulteriormente accentuato dalla relativa pochezza della storia e dall’eccessiva ripetitività delle missioni proposteci dai livelli dell’avventura singleplayer.

CONSIDERAZIONI FINALI

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Con Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes, gli Avalanche Software riescono a porre rimedio ad alcuni dei problemi che hanno afflitto il primo capitolo della saga platform di Disney Interactive. L’impianto di gioco eretto a supporto del sistema di movimento e combattimento degli eroi impersonabili apre la strada a una serie di opzioni per la personalizzazione dei poteri e delle abilità che, francamente, non ci saremmo mai aspettati di vedere in un videogioco come questo. L’ottimo lavoro svolto dagli studios americani nella realizzazione delle meccaniche di gameplay, però, non contribuisce a rendere meno ripetitive le missioni dell’avventura principale e non migliora la funzionalità degli strumenti di editing collegati alla Scatola dei Giochi.

I contenuti offerti dallo Starter Pack di Disney Infinity 2.0 e dai Play Set di lancio, comunque, rappresentano solo una piccola frazione del ben più ampio universo interattivo che ci attende nei prossimi mesi con gli eroi, i gettoni e i mondi che brilleranno nel firmamento di “espansioni” di questo titolo. A patto, naturalmente, di essere disposti a mettere preventivamente in conto l’esborso continuo di denaro richiesto da un simile hobby digitale.

L’esperimento di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes, quindi, può dirsi compiuto… ma solo a metà.

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