I giochi "AAA" non sono il futuro, parola del direttore di Splinter Cell: Blacklist

I giochi "AAA" non sono il futuro, parola del direttore di Splinter Cell: Blacklist
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I giochi "AAA" non sono il futuro, parola del direttore di Splinter Cell: Blacklist

Mentre la grande maggioranza dell’industria videoludica sembra intenzionata a mantenere in vita il mito dei giochi “tripla A” (o addirittura quadrupla A), ovvero sia quelli con grande budget e grandissime ambizioni tecniche, Patrick Redding, direttore di Splinter Cell: Blacklist, suggerisce di orientarsi verso qualcosa di meno impegnativo. Dalle pagine di Games Industry ha dichiarato:

«L’intero mercato sta subendo un drastico cambiamento delle sue priorità, un allontanamento dall’importanza assoluta della grafica e dei valori di produzione e della creazione di contenuti, verso una profondità sistemica. Questo trend costringerà ad aprire gli occhi agli sviluppatori come me, che lavorano su serie già affermate con molti seguiti, e sarà anche una chiamata alle armi per le software house più piccole»

«Per il futuro suggerisco una nuova classi di giochi ‘aaa”, scritto con le lettere minuscole. Fra le qualità chiave dei titoli ‘aaa’ ci dovrà essere un affidamento sul design sistemico, e dovranno essere giochi a finale aperto che permettano una vasta gamma di possibilità e strategie invece di un solo ‘giusto” approccio. Sarà importante anche avere un multiplayer asincrono. Un grande esempio di ‘aaa’ è Minecraft»

Insomma, il futuro è davvero nei giochi con meno budget ma più idee, e design più solidi? Così, sulla carta, sembra proprio di sì. Splinter Cell: Blacklist, ed è atteso nella primavera del 2013 su PC, Xbox 360 e PlayStation 3.

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