Tomb Raider: Underworld non vende come dovrebbe, Eidos crolla in Borsa


Quando il mercato diventa fragile come una tartaruga senza guscio, basta un annuncio dato nel modo sbagliato e al momento sbagliato per perdere decine (forse centinaia) di milioni di euro in Borsa: è quanto successo questa mattina a Eidos, le cui azioni sono crollate del 25% nel giro di poche ore di contrattazione. E il motivo è presto spiegato.

Diramando le stime di vendita di Tomb Raider: Underworld, attestatesi attorno alla ragionevole cifra di un milione e mezzo di copie dopo due mesi di commercializzazione, le alte sfere di Eidos hanno avuto la brillante idea di aggiungere un loro commento non proprio entusiastico, e ciò ha evidentemente destabilizzato il morale degli azionisti tanto da indurli a vendere in massa.

Effettivamente, come è possibile giustificare delle dichiarazioni negative per un titolo che in tutta sincerità, pur non essendo un capolavoro, riesce a piazzare un milione e mezzo di copie nei due mesi tradizionalmente più caldi dal punto di vista videoludico? Dispiace ovviamente per i soldi perduti da Eidos, ma forse la prossima volta è meglio che si limitino a diramare comunicati asettici senza destabilizzare un mercato che già adesso si regge con uno spago… esattamente come Lara Croft nella foto d’inizio articolo…

Tornando però a dare voce ai videogiochi ancor prima che agli attori che girano attorno al carrozzone mediatico, vi lasciamo alla recensione di Tomb Raider: Underworld, titolo già disponibile dal 21 novembre per PC, Xbox 360, PlayStation 3, Nintendo Wii e DS e in uscita il 6 febbraio su PlayStation 2.

via | GamesIndustry.biz

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