Due settimane fa definì “pigri” gli sviluppatori di sparatutto in prima persona che lavorano per la concorrenza, e all’inizio del mese i suoi colleghi di DICE hanno lanciato un guanto di sfida a tutti coloro che in futuro oseranno combattere (videoludicamente, s’intende) i loro FPS sul loro stesso campo: oggi, invece, il sempre più battagliero manager della sussidiaria svedese di EA, Karl Magnus Troedsson, dalle pagine online del sito games.on.net è tornato a tuonare sui team “nemici” per sottolineare l’ipotetica superiorità tecnica (e non solo) di Battlefield 3.
“I concorrenti ci sono… sono lì fuori, sono tanti e sono grandi. Ma si limitano a galleggiare, si preoccupano solo di tenere la testa fuori dall’acqua ed evitano di spingersi più in là. Noi al contrario facciamo di tutto per investire il nostro tempo, le nostre energie e il nostro denaro in innovazione.
Ogni volta che sviluppiamo un gioco, una vocina riecheggia nella nostra testa e ci chiede se il progetto vale, se è divertente, se regala emozioni e se possiamo fare di più per rendere migliore il tutto prima dell’uscita: siamo noi stessi i nostri più accesi concorrenti. Per questo siamo sicuri del fatto che Battlefield 3 saprà vincere la sua battaglia ed essere al contempo il degno successore di Battlefield 2.”
La commercializzazione di Battlefield 3 è attesa per l’autunno su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. La fine dell’inutile guerra tra i programmatori più egocentrici delle diverse case di sviluppo internazionali o degli appassionati più accesi di questa o quella piattaforma da gioco, invece, non ha ancora una data.