Terraria per Nintendo 3DS: la recensione

Blogo recensisce per voi il rifacimento per Nintendo 3DS del famoso action-sandbox di Re-Logic e 505 Games
Blogo recensisce per voi il rifacimento per Nintendo 3DS del famoso action-sandbox di Re-Logic e 505 Games

Quella per Nintendo 3DS è solo l’ultima delle versioni di Terraria realizzate in questi anni dagli autori di Re-Logic per accontentare la vasta platea di appassionati di avventure sandbox, eppure il capolavoro squadrettato di 505 Games ha ancora molto da dire e da proporre ai propri fans grazie alle numerose migliorie apportate dagli ultimi aggiornamenti e a un sistema di gioco capace di intrattenere per un numero indefinito di ore.

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L’approdo anticipato sull’eShop del gioiellino portatile della grande N di questo importante progetto ispirato a Minecraft, inoltre, costituisce un importante traguardo nel processo di evoluzione della piattaforma digitale del 3DS, ritornata al centro del progetto nintendiano grazie al boost prestazionale offerto dal New 3DS e all’uscita di videogiochi di qualità come SteamWorld Heist e Shovel Knight.

Approfittando dell’uscita della versione in digital delivery di Terraria per Nintendo 3DS, e nell’attesa che il titolo approdi su Wii U e di nuovo su 3DS in edizione retail a inizio 2016 con il prezioso contributo degli autori inglesi di Codeglue, dedichiamo quindi questo spazio alle nostre analisi e ai giudizi maturati giocando all’ultimo porting portatile della creatura fantasy di Re-Logic.

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COSA CI PIACE

Ottima trasposizione touch

Facendo di necessità virtù, gli sviluppatori di Re-Logic e i colleghi di Codeglue si sono prodigati nel riprogettare da zero l’interfaccia e l’inventario traendo spunto dal lavoro svolto nei mesi scorsi sull’UI della versione 1.3.0.1 del titolo originario.

La riconversione nintendiana dell’interfaccia di Terraria per 3DS è certamente uno degli elementi meglio riusciti dell’intera opera: utilizzando lo schermo touch inferiore e il nutrito layout di tasti della piattaforma si può navigare agilmente tra le varie schede e consultare le sezioni di Creazione Oggetti, dell’Inventario e dell’Equipaggiamento.

La possibilità di consultare i menù senza dover ricorrere al tasto di pausa (e nella maggior parte dei casi senza dover nemmeno utilizzare lo stilo), naturalmente, finisce con l’esaltare le dinamiche di gioco rendendo più interessanti i combattimenti contro le creature incontrate nel corso delle esplorazioni sotterranee e nelle escursioni in superficie, e questo grazie anche all’introduzione di una funzione per agganciare il bersaglio prescelto ed effettuare attacchi tramite la pressione del tasto X. Tutto ciò, ovviamente, contribuisce a rendere ancora più entusiasmante il multiplayer locale via WiFi per un massimo di 4 giocatori in contemporanea.

Gli interventi compiuti dai Re-Logic nella riformulazione dei menù, nel sistema di movimento, nelle meccaniche di combattimento e nella fase di costruzione tramite touchscreen, di conseguenza, fanno dell’edizione per 3DS di Terraria uno dei porting più caratteristici e “originali” di questa famosa avventura free-roaming. Le aggiunte apportate dall’update 1.2, con 1300 combinazioni possibili per creare oggetti, 150 tipi di nemici e 15 boss da sconfiggere, fanno il resto e danno il senso dell’enorme ventaglio di opzioni a disposizione dell’utente.

Longevo e divertente

Dal punto di vista dell’offerta di gioco, come ogni buon porting che si rispetti la versione per Nintendo 3DS di Terraria non contribuisce ad ampliare il “perimetro ludico” tracciato dal capitolo originario ma si limita a rimanere nel solco degli aggiornamenti compiuti in questi mesi dai Re-Logic per proporci un’avventura quanto più completa possibile e un’esperienza di gameplay degna di essere vissuta sulla nostra fida console portatile: alla base delle dimaniche di gioco di questa riedizione ritroviamo infatti la stessa miscela di costruzione, creazione, esplorazione e combattimento che caratterizza da sempre questo titolo.

Grazie alle molteplici funzionalità garantite dalla console, il combat system di Terraria in formato 3DS viene incontro alle esigenze dei neofiti e dei videogiocatori più esperti di avventure sandbox di stampo minecraftiano attraverso la suddivisione in schede del menù, l’impiego del touchscreen inferiore per effettuare la collocazione di precisione dei blocchi nelle fasi di costruzione e la possibilità di agganciare il bersaglio prescelto per facilitare i combattimenti.

A dispetto di un diminuito livello di danno arrecato dalle creature, inoltre, la difficoltà del titolo originario rimane inalterata e continua a offrire un elevato tasso di sfida, specie per coloro che vorranno progredire nella “trama” senza limitarsi all’esplorazione libera dello scenario: anche per questo, l’esperienza di gioco dell’edizione 3DS di Terraria si attesta tra le più longeve della piattaforma.

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Graficamente squisito

La relativamente scarsa richiesta hardware del titolo originario gioca decisamente a favore degli sviluppatori dell’edizione 3DS di Terraria, che difatti riescono a riproporre sul gioiellino portatile di Nintendo quasi tutti gli elementi grafici e tecnici del gioco su PC.

Pur scendendo a compromessi con le limitazioni della piattaforma in termini di grandezza della mappa (1750 x 900 blocchi) e di ricchezza di effetti particellari, i Re-Logic sono riusciti a dare forma a un porting quasi perfetto dal punto di vista meramente artistico ed estetico.

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COSA NON CI PIACE

Controlli poco intuitivi

La versione per Nintendo 3DS di Terraria ci propone un sistema di controlli ibrido tra quello esclusivamente touch delle edizioni mobile e quello delle versioni console basato sull’impiego di un pad con doppio analogico: le difficoltà incontrate dall’utente nel memorizzare questo atipico schema di comandi acuisce la delusione per il mancato slancio di innovazione legato alla varietà di oggetti craftabili, di biomi esplorabili e di nemici affrontabili. Il layout di tasti, le funzionalità touch e le capacità motion sensing del 3DS, infatti, mal si sposano con i controlli del titolo originario e questo si riflette negativamente sul lavoro svolto dai Re-Logic per dare forma a questo porting.

L’assenza del mouse e delle funzioni rapide da tastiera disponibili su PC, ad esempio, viene controbilanciata da una pletora di opzioni che finiscono con l’appesantire inutilmente le meccaniche di gioco, obbligando l’utente a ricorrere più volte al tutorial e alle guide testuali integrate nel menù di pausa per riuscire a ricordare le molteplici azioni da compiere nelle fasi di combattimento, nelle operazioni di scavo, nella costruzione del rifugio o nella semplice navigazione delle schede che compongono l’inventario.

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Qualche limitazione di troppo

I porting per piattaforme portatili di videogiochi dalla forte impronta free-roaming sono sempre problematici e la versione per 3DS di Terraria rientra appieno in questa triste casistica. Confinata tra le quattro mura digitali dell’hardware della console dual screen di Nintendo, l’opera ultima dei Re-Logic soffre di una serie di problematiche dovute all’impossibilità, da parte degli autori al seguito di 505 Games, di riproporre i medesimi contenuti dell’edizione maggiore.

Nonostante gli sforzi profusi dai Re-Logic, infatti, le insormontabili barriere tecnologiche del 3DS costringono questo nuovo porting di Terraria a delle limitazioni più o meno importanti che si manifestano nell’assenza di una funzione di crossplay con la versione Wii U, nelle diminuite dimensioni della mappa di gioco (impostata alla “risoluzione unica ” di 1750 x 900 blocchi), nella mancanza di modalità multiplayer online propriamente dette, nell’assenza di funzionalità aggiuntive per i possessori di New Nintendo 3DS, nell’impossibilità di abilitare l’effetto stereoscopico e nella mancanza delle aggiunte apportate su PC dall’update 1.3 così come di talune opzioni introdotte con i precedenti aggiornamenti (su tutte, i coloranti).

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CONSIDERAZIONI FINALI

La versione per Nintendo 3DS di Terraria contribuisce in maniera significativa a riempire il vuoto lasciato su questa piattaforma dal mancato approdo di Minecraft e permette alla vasta platea di appassionati di avventure sandbox in possesso del gioiellino portatile della grande N – e della sua edizione sotto steroidi rappresentata dal New 3DS – di sperimentare una delle migliori esperienze free-roaming prodotte dalla scena videoludica indipendente negli ultimi anni.

Il colorato universo squadrettato dei ragazzi di Re-Logic e Codeglue, però, scende necessariamente a compromessi con le limitazioni tecnologiche del 3DS e, cosa ancora più grave, non sfrutta minimamente il boost prestazionale garantito dal New 3DS: l’assenza di contenuti inediti e il complesso schema di controlli adottato dagli sviluppatori per ovviare alla mancanza del mouse e della tastiera fanno il resto e ci restituiscono l’immagine di un porting riuscito solo a metà.

Nonostante qualche sbavatura di troppo, comunque, la versione per Nintendo 3DS di Terraria mantiene inalterato il fascino dell’edizione originaria e offre un’esperienza di gioco complementare a quella dell’edizione PC: per questo, non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti i cultori del genere che decidono di affacciarsi solo adesso a questo prodotto ma anche a chi, magari, sceglie di reimmergersi in questo universo fantasy dopo averlo già esplorato negli anni scorsi per scoprire le novità degli ultimi aggiornamenti.

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