Di motivi per amare il mondo dei videogiochi ce ne sono tanti, ma uno di questi è sicuramente la passione che chi ne fa parte riversa all’interno della propria opera. Forse non sempre, ma di sicuro nella maggior parte delle volte. È questo il caso di John Romero, oggi una delle persone più conosciute dell’ambiente per aver dato vita a titoli come Doom e altri capolavori, ma nel 1985 un “semplice” ragazzo di 17 anni letteralmente affascinato dall’opera di Jordan Mechner, creatore dell’originale Prince of Persia e di Karateka.
Proprio dopo aver provato il gioco di arti marziali uscito all’epoca per Apple II, Romero decise di scrivere una lettera a Mechner, professandosi “Discepolo del grande Jordan e adoratore del Magnifico Mechner”: una lettera come tante che un fan potrebbe scrivere oggi allo stesso Romero, nella quale John chiede consigli e si complimenta con Jordan per il lavoro svolto dal dipendente di Broderbund, soprattutto dal punto di vista grafico.
Kotaku ha pubblicato l’intera lettera in preparazione all’evento del 7 marzo alla GDC 2012, durante il quale Romero e Mechner si uniranno a Markus Persson, Tim Sweeney, Adam Saltsman e Jane Pickard per parlare di sviluppatori “indie”.