JoWooD Entertainment: a rischio fallimento la casa di produzione austriaca della saga di Gothic


A chi ha passato questi ultimi anni a raccogliere erbe strane tra i boschi incantati e pericolosi di Myrtana per compiacere qualche stregone in vena di regalarci pozioni magiche in uno degli ultimi capitoli di Gothic, a chi in Painkiller s’è fatto strada in edifici logori e brulicanti di mostri a colpi di balestre spara-lame magnetiche e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di giocare a Torchlight, The Guild 2 o Spellforce, il nome JoWooD evocherà certamente un mare di piacevoli ricordi: se fate parte di questa nutrita cerchia di amanti di giochi di ruolo di stampo squisitamente occidentale, la notizia che stiamo per darvi non sarà delle più felici.

Attraverso il proprio sito ufficiale, infatti, le alte sfere della famosa casa di produzione austriaca JoWooD Entertainment ci comunicano di non poter più far fronte ai debiti accumulati nel corso di questi anni, e di aver quindi dato mandato ai loro legali di dichiarare lo stato di insolvenza: se non ci sarà un’operazione di ricapitalizzazione entro breve, quindi, il titolo in Borsa verrà sospeso e l’apertura automatica della procedura di fallimento sancirà la fine della compagnia.

Leggendo i passati comunicati stampa di JoWooD, sembra proprio che alla base di tutto ci sia stato il contenzioso con l’azienda tedesca Koch Media (attiva anch’essa nel settore videoludico), iniziato nel 2006 con la rottura traumatica del rapporto di collaborazione avuto con la loro sussidiaria Deep Silver (Gothic 3), evento che ha creato un buco nelle casse di JoWooD quantificato dagli stessi direttori del publisher austriaco in 2,36 milioni di euro (che diventano 6 se consideriamo i mancati introiti derivanti dall’investimento). A tutto questo bisogna poi aggiungere lo scarso successo commerciale di Arcania: Gothic 4, accolto freddamente sia dal pubblico che dalla critica per lo stravolgimento dei canoni ruolistici (personalizzazione, longevità, libertà d’esplorazione, ambientazioni e narrazione “dark”) che contraddistinguevano da sempre la serie e che con quest’ultimo capitolo sono venuti a mancare quasi del tutto.

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