FIFA 15: impressioni sulla demo

La demo di FIFA 15 è disponibile per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One: ecco le nostre prime impressioni!
La demo di FIFA 15 è disponibile per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One: ecco le nostre prime impressioni!


Pochi giorni fa, EA Sports ha messo online la versione demo di FIFA 15: un immancabile appuntamento per tutti coloro i quali sono in attesa della data d’uscita della simulazione calcistica, fissata per il prossimo 25 settembre. Un’altra “doppia annata” per il gioco del team canadese, divisosi necessariamente tra le due generazioni videoludiche attualmente presenti sul mercato: un compito per niente facile, in realtà già affrontato per FIFA 14.

In quel caso, la versione next-gen del gioco si presentò con migliorie soprattutto grafico e tecnico, grazie all’esordiente Ignite Engine realizzato appositamente per PlayStation 4 e Xbox One: le modifiche all’impianto base del gioco, però, non lo rendevano significativamente diverso da quello conosciuto in precedenza su PlayStation 3 e Xbox 360, rimandando tutto all’edizione successiva.

FIFA 15 – galleria immagini

L’arrivo della demo, avvenuto sia per l’attuale generazione (PC incluso) che per quella vecchia, ci ha dunque dato la possibilità di cogliere la palla al balzo una prima prova su strada di FIFA 15, in base alla quale pubblicare le nostre considerazioni a caldo su questa versione di prova. Abbiamo inoltre scaricato la demo su entrambe le generazioni di console, per tentare di capire quanta differenza ci sarà quest’anno tra le due versioni di FIFA 15, e se dunque questo potrà veramente essere l’anno del compimento completo del salto generazionale o se esso sarà rimandato ancora una volta.

Living worlds, ancora una volta

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Come da tradizione, nel corso dei mesi scorsi EA Sports ci ha tenuti costantemente aggiornati sulle novità in arrivo con FIFA 15: per essere apprezzate pienamente, esse richiederanno sicuramente ore e ore di gioco, ma dopo aver fatto qualche partita con la demo su PlayStation 4, un’idea è possibile farsela.

A colpire è soprattutto la pulizia dell’immagine che ci viene mostrata, accompagnata da una serie di dettagli del campo mai vista in precedenza: il manto verde che mostra i segni del calpestamento minuto dopo minuto, gli operatori televisivi che si muovono intorno al campo così come i raccattapalle, il tutto attraverso un flusso continuo che non viene mai interrotto, come invece accadeva sulla vecchia generazione. Ogni tanto, tuttavia, le scene d’intermezzo si dimostrano un po’ troppo lunghe, finendo per rompere eccessivamente il ritmo della partita.

Ottima la presentazione del match, anche grazie alle licenze che quest’anno FIFA 15 potrà sfoggiare: giocare una partita di Premier League sarà praticamente come vederla in televisione, con la presenza di tutti quanti gli stadi del campionato inglese. Dopo avere già svolto un ottimo lavoro sui menu, EA Sports ha deciso di non riposare nemmeno stavolta, offrendo un’interfaccia rinnovata nella gestione della squadra, effettivamente rimasta uguale a sé stessa per lungo tempo: la nuova impostazione sembra abbastanza piacevole, in attesa di vederla naturalmente all’opera con tutte quante le impostazioni presenti nella versione finale del gioco.

A proposito di tattiche, si nota negli atteggiamenti in campo (quelli impostabili andando a destra e sinistra con la croce direzionale) la presenza di altri due livelli di attacco e difesa “estreme”.

Due calci al pallone

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Archiviato tutto ciò che fa da contorno alla partita, arriva il momento più emozionante rinnovato di anno in anno, in cui si inizia a giocare alla simulazione che ci farà da compagnia per i prossimi 365 giorni. I giocatori sembrano muoversi in modo più fluido, sfruttando una serie di nuove animazioni di movimento e di passaggio che rendono più “televisivo” il match.

In tema di animazioni, svettano sicuramente quelle dei portieri, altro aspetto su cui EA Sports ha battuto particolarmente nel corso delle ultime settimane: il loro atteggiamento sembra ora più simile ai reali padroni dell’area di rigore, ma anche in questo caso per valutarlo a dovere occorrerà accumulare qualche oretta in più di gioco. La fisica della palla apre ancora di più a tiri con effetto di vario tipo, anche se in alcune occasioni la sfera sembra un po’ troppo leggera, soprattutto col finesse shot.

Promosso il controllo da parte degli atleti virtuali, meno “incollati” col loro piede, mentre sembra da rivedere anche la velocità del gioco, forse da diminuire un po’ per raggiungere il giusto livello di simulazione al quale i ragazzi canadesi mirano ormai da anni: si tratta comunque di gusti soggettivi

Novità molto interessanti per i calci piazzati, dove il giocatore può scegliere tra una serie di schemi predefiniti (corri verso il primo palo, dai fastidio al portiere, eccetera), oppure preferire di controllare i vari calciatori che si trovano in area, chiamando al momento giusto il passaggio che viene effettuato dalla CPU o impegnandosi in un contrasto fisico. Le alternative sui corner e sui calci di punizione diventeranno così ancora più numerose, promettendo situazioni di gioco variegate. Anche il rinvio del portiere vede una piccola, ma utile, novità: l’estremo difensore può ora chiedere alla squadra di salire, per effettuare così un rinvio più lungo.

Vecchia e nuova generazione

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Dopo avere passato un po’ di tempo in compagnia delle due versioni della demo, come in FIFA 14 la differenza più evidente è sicuramente quella legata al comparto tecnico. Anche se su PlayStation 3 e Xbox 360 si registra comunque qualche progresso, come lecito aspettarsi, tutto il contorno citato in precedenza finisce per essere annullato dalle obsolete configurazioni hardware di PlayStation 3 e Xbox 360, che impallidiscono di fronte ai 1080p e 60 fps di PlayStation 4 e Xbox One, dove il dettaglio e la cura dei particolari raggiungono altissimi livelli. Su queste ultime console, EA Sports ha dato vita a un’esperienza calcistica a 360 gradi, che sicuramente farà la gioia di chi ama il calcio e ogni sua sfaccettatura.

In termini di gameplay, la differenza più evidente sembra essere un movimento più armonioso e fluido da parte dei calciatori in azione, compresi i portieri, comunque dotati di quello che sembra un piccolo pacchetto di nuove animazioni anche sulle vecchie console. Le opzioni principali introdotte ci sono naturalmente tutte, offrendo così a tutti quanti la possibilità di usufruirne.

Concludendo questo nostro primo approccio a FIFA 15, in base a quanto visto possiamo sicuramente sostenere che la versione current-gen del gioco sarà in grado di fare un’ottima figura, soprattutto in termini di coinvolgimento del giocatore all’interno dello stadio virtuale: la vicinanza con quanto vediamo in televisione ogni domenica sembra ormai netta. Chi vorrà giocare sulle vecchie console, però, troverà comunque un prodotto finale realizzato con cura e senza eccessiva fretta, in grado di soddisfare chi ancora non ha acquistato una PlayStation 4 o una Xbox One.

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