Grand Theft Auto V per PS4 e Xbox One: la recensione

Il kolossal di Rockstar Games si rifà il trucco e parte alla conquista di PlayStation 4 e Xbox One
Grand Theft Auto V per PS4 e Xbox One: la recensione
Il kolossal di Rockstar Games si rifà il trucco e parte alla conquista di PlayStation 4 e Xbox One

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Con i suoi 30 e passa milioni di appassionati sparsi per il mondo che continuano imperterriti a darsi battaglia sui server di GTA Online e a scorrazzare per le strade di Los Santos e della Contea di Blaine cercando di superare tutte le sfide proposte da una campagna principale semplicemente perfetta, Grand Theft Auto V continua tutt’oggi a rimanere al vertice della produzione videoludica degli ultimi anni. Un videogioco di una bellezza estraniante, un titolo storico che ha ridefinito il genere stesso degli action a mondo aperto.

Per lo sterminato numero di copie vendute su last-gen, quindi, il progetto di questa “versione 2.0” di GTA V non si rivolge a un’utenza ignara del successo debordante dell’avventura vissuta da Michael, Trevor e Franklin ma guarda alla medesima clientela raggiunta da Take-Two e Rockstar Games sul finire del 2013 per solleticarne il fine palato con aggiunte, migliorie e ottimizzazioni varie.

L’articolo di approfondimento che vi proporremo quest’oggi, di conseguenza, è da considerarsi un’appendice integrativa alla recensione che vi abbiamo proposto al lancio dell’edizione originaria per PlayStation 3 e Xbox 360.

COSA CI PIACE

Grafica autenticamente next-gen

Ripetendo il vero e proprio miracolo di programmazione e ottimizzazione compiuto su last-gen, con la nuova edizione di Grand Theft Auto V i ragazzi della grande R sfruttano nel migliore dei modi la superiore potenza computazionale delle attuali piattaforme casalinghe di Microsoft e Sony per ragalare agli appassionati di action free roaming su PlayStation 4 e Xbox One un titolo “moderno”, capace cioè di reggere il confronto con le produzioni tripla A più attuali e con gli engine grafici più prestanti.

Dal punto di vista strettamente tecnico, prima ancora che da quello artistico, con questo nuovo GTA V il team Rockstar non si limita infatti a proporci un semplice remaster ma si serve dell’ottima base di partenza offerta dal capolavoro originario per innestarvi così tante aggiunte da trasformarlo in titolo a sé stante che sembra essere nato per l’attuale generazione di console.

La maggiore risoluzione (che passa a 1080p e a 30fps), l’aumentata distanza visiva (più del doppio di quella su last-gen), le texture in alta risoluzione, la profondità di campo dinamica, il sensibile aumento degli effetti particellari e volumetrici, i nuovi effetti atmosferici, una più realistica dinamica dei fluidi, l’ampliamento del 300% del numero di sorgenti luminose visualizzate a schermo, un sistema di danneggiamento dei veicoli più curato, una migliore rappresentazione del fogliame e un vento più “autentico” sono solo alcuni degli interventi compiuti dai ragazzi di Rockstar per tenere fede alla parola data ai loro fan.

Dietro ai freddi numeri che scorrono nelle analisi tecniche e prestazionali di titolo che di “rimasterizzato” ha davvero ben poco, infatti, si celano le infinite sfaccettature di un comparto visivo che infiamma i cultori di action a mondo aperto con tramonti ai limiti del fotorealismo, animazioni incredibilmente dettagliate e infiniti particolari “minori” (dalla cartellonistica stradale agli pseudo-spot televisivi) che, se presi nel loro insieme, danno forma ad un kolossal interattivo in cui perdersi per mesi e mesi sfrecciando tra i grattacieli di Los Santos con l’accompagnamento sonoro del rombo del bolide appena rubato e di 150 canzoni che si sommano ai brani già presenti nella radio originaria.

Il senso di déjà vu che si avverte in taluni frangenti è dovuto solo al magistrale lavoro svolto a suo tempo dagli sviluppatori di Rockstar North per spremere fino all’ultima risorsa hardware di PS3 e X360 spingendo i due sistemi ad un limite fino a quel momento inimmaginabile.

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La visuale in soggettiva

Le novità più importanti e significative della grafica, della componente artistica e delle meccaniche di gioco dell’ultima produzione di Rockstar Games coincidono con l’implementazione della visuale in prima persona. L’FPS Mode di GTA V, infatti, dà allo spettatore un modo completamente nuovo di godere dell’esperienza di gioco e contribuisce ad estendere gli orizzonti interattivi della dimensione virtuale della Contea di Blaine e della città di Los Santos come nessuna espansione “normale” (legata cioè alla semplice introduzione di aree esplorabili aggiuntive) sarebbe riuscita a fare.

L’impegno profuso dal team Rockstar per darci modo di tuffarci nell’universo di gioco di GTA V attraverso gli occhi di Michael, Trevor, Franklin e del nostro alter-ego di GTA Online ha dell’incredibile: diversamente da quanto si potrebbe ottenere da un modder attraverso il semplice spostamento dell’inquadratura, infatti, il passaggio che sancisce l’approdo ufficiale della saga di Grand Theft Auto nell’alveo degli action/sparatutto in prima persona è contraddistinto dall’aggiunta di più di 3000 animazioni specifiche, di armi dai modelli poligonali e dalle texture più raffinate, di filtri grafici appositi, di scenari con interni ed elementi “minori” più ricchi, di modalità inedite di interazione con lo smartphone del protagonista e di decine di cruscotti specifici per gli abitacoli di ciascun mezzo di trasporto presente nel titolo.

Grazie alle animazioni e alla natura stessa dell’originario sistema di movimento e combattimento basato sulla visuale in terza persona, il feeling di gioco restituito dalla soggettiva è diverso da qualsiasi FPS in circolazione e contribuisce a rendere ancora più unica e particolareggiata questa modalità che, tra l’altro, vanta anche una pletora di opzioni per la personalizzazione dei frangenti in cui attivare o disattivare tale inquadratura e i corrispondenti “bonus visivi” legati, ad esempio, alla simulazione del movimento della testa mentre si cammina (il cosiddetto “head bobbing”) o dell’effetto della capriola e, ultima ma decisamente non per ordine di importanza, alla possibilità di abilitare o meno l’FPS Mode nelle lobby di GTA Online. Cosa chiedere di più?

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Tantissimi contenuti inediti

Oltre che dall’introduzione della visuale in prima persona e dal faticoso percorso di miglioramento e ottimizzazione compiuto da Rockstar Games per dare al comparto grafico di Grand Theft Auto V l’aspetto di un kolossal genuinamente next-gen, l’ultima epopea digitale di Michael, Trevor e Franklin trae forza dalla mole spropositata di contenuti più o meno inediti che i ragazzi della grande R hanno voluto implementare nel codice di gioco originario per aspirare all’eccellenza assoluta.

Al già infinito ventaglio di sfide, di modalità e di missioni da intraprendere nella carriera in singolo, l’edizione current-gen di GTA V somma nuove attività basate sull’esplorazione libera della mappa, come nel caso delle avventure selvagge da vivere nei panni di quello psicopatico di Trevor per andare a caccia di animali nelle rigogliose foreste che imperlano il paesaggio della Contea di Blaine. Nessuna nuova regione da visitare, quindi, ma una serie di attività “minori” da svolgere per rendere più interessante una campagna principale già sontuosa.

Gran parte del lavoro di innovazione compiuto da Rockstar in tal senso riguarda infatti il modulo Online nelle sue infinite declinazioni: dalla riformulazione dell’editor del personaggio all’ampliamento del numero di oggetti di scena da collocare nelle gare e nelle sfide sparatutto realizzate con il Level Creator, fino ad arrivare all’ampliamento delle “macro-stanze” in cui connettersi prima di cimentarsi con le sfide multiplayer competitive (che passano da 16 a 30 giocatori connessi in contemporanea) e alle decine di armi, bolidi e capi di vestiario introdotti con gli update pubblicati dal settembre dello scorso anno, gli elementi di innovazione pura e le “semplici” aggiunte tratte dal capitolo primigenio donano freschezza all’intero ecosistema di gioco in rete nell’attesa che quest’ultimo venga ulteriormente migliorato con le Rapine online.

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COSA NON CI PIACE

Mancano “vere” aree aggiuntive

Il changelog ufficiale con le migliorie, le aggiunte e le ottimizzazioni compiute da Rockstar Games per l’edizione current-gen di Grand Theft Auto V potrebbe riempire il volume di un’enciclopedia, eppure non serve spendere decine di ore di gioco tra la campagna principale e le sfide Online per sentire in maniera piuttosto evidente la mancanza di qualsivoglia area di gioco “veramente” inedita.

Sia in singolo che in rete, infatti, la nuova edizione di GTA V non presenta nessuna espansione che ci permetta di varcare i confini immaginari delle contee di Los Santos e di Blaine per raggiungere, ad esempio, i paesaggi innevati di North Yankton (la regione che fa da sfondo alle vicende narrate nel prologo della campagna principale) o le astruse ambientazioni aliene di una base UFO gestita dal FIB (il corrispettivo “losantosiano” dell’FBI).

A mitigare la delusione per la mancanza di nuove aree esplorabili ci pensano però gli accresciuti strumenti del Level Creator di GTA Onlin e, soprattutto, gli interventi compiuti dai designer di Rockstar North per dare alla scena di gioco un nuovo “feeling estetico” che comprende, tra le altre cose, un sistema di illuminazione ambientale completamente inedito, una maggiore densità di auto e di pedoni, degli effetti meteorologici più “autentici” e delle aree boschive più realistiche. E la possibilità di godere il tutto dalla “distanza privilegiata” offerta dalla visuale in prima persona, ça va sans dire

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Niente sconto per i vecchi fan

Tralasciando le operazioni condotte dalle singole catene di negozi in questo periodo pre-natalizio, infatti, i vertici di Take-Two non hanno organizzato alcun tipo di “incentivo economico” per coloro che hanno già acquistato l’edizione per PS3 e 360.

A prescindere dalla bontà delle innovazioni grafiche e delle aggiunte contenutistiche di questa nuova versione di GTA V, siamo pur sempre di fronte ad un titolo che ha già visto la luce dei negozi nel settembre dello scorso anno, e date le vendite stratosferiche dell’edizione originaria il consentire uno sconto ai fan non avrebbe di certo dissanguato le casse della compagnia e dei singoli team di Rockstar Games e Rockstar North che hanno lavorato a questo remaster.

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Qualche sbavatura grafica

Nonostante questo nuovo GTA V faccia di tutto per sembrare un prodotto nato espressamente per PlayStation 4 e Xbox One (oltrechè per PC), la reale natura di titolo last-gen pesantemente riadattato per questa generazione di console affiora in tutta la sua evidenza in più di una circostanza.

Il dettaglio della scena immortalata a schermo nelle sessioni free roaming, ad esempio, perde di qualità nella risoluzione di alcune texture che mappano le superfici più “nascoste”, nella cura dei modelli poligonali dei pedoni, nel framerate delle sessioni di gioco più concitate e nella scalettatura degli elementi più distanti e “leggeri” dello scenario, specie se posti davanti ad una fonte di luce intensa come quella del sole al tramonto o di lampione di notte.

Tutte queste sbavature, però, non inficiano negativamente sulla bontà generale di un progetto che fa di tutto per stare al passo coi tempi e “mantenersi in forma” con un comparto grafico evoluto.

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CONSIDERAZIONI FINALI

Grand Theft Auto V per PlayStation 4 e Xbox One non è una semplice versione rimasterizzata del capolavoro che tante gioie ha regalato sul finire dello scorso anno agli appassionati di action free roaming su PS3 e X360, ma un progetto che ha la forza di elevare al cubo il lavoro svolto originariamente dai maestri di Rockstar Games dando nuovo slancio alla visione iniziale.

Agli elementi narrativi e videoludici che hanno contribuito al successo planetario di questo titolo, infatti, si innestano così tante innovazioni, migliorie e aggiunte da far gridare al miracolo. La cura riposta dai designer della grande R nell’implementazione della visuale in prima persona e degli infiniti elementi grafici, tecnici e artistici ad essa correlati è una lettera d’amore che gli studios americani inviano a tutti i loro fan per riaccendere la passione e proseguire un idillio che, salvo qualche “incomprensione” derivante dal lancio a singhiozzo di GTA Online, si protrae dal settembre del 2013 come una splendida e interminabile luna di miele.

Al netto delle critiche legate all’assenza di aree di gioco veramente inedite e alla mancanza di promozioni per gli acquirenti del titolo originario, quindi, non possiamo che guardare a questa nuova edizione di GTA V come ad un capolavoro assoluto che merita di entrare a far parte della ludoteca di qualsiasi videogiocatore su console current-gen e, dal 25 gennaio del prossimo anno, su PC.

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