Intervistato dai colleghi di Eurogamer.net, il game director di Uncharted 3 Justin Ritchmond ha motivato la decisione presa dalle alte sfere di Naughty Dog di non pianificare lo sviluppo di nessuna espansione per la modalità singleplayer né per il periodo immediatamente successivo alla commercializzazione del titolo né tantomeno per i mesi a venire:
“C’è un motivo ben preciso per cui non vogliamo né possiamo sviluppare DLC per il singleplater: ogniqualvolta ci sediamo ad un tavolo e decidiamo di realizzarne uno, capiamo che per creare un livello standard con 5 ore di longevità minima dobbiamo impiegare un numero di sviluppatori troppo elevato. Siamo un piccolo studio e per questo preferiamo impiegare il nostro tempo e le nostre limitate risorse nella realizzazione di nuovi progetti piuttosto che nello sviluppo di pacchetti di espansioni.”
Al nobile fine di non spezzettare volutamente l’avventura in singolo di Uncharted 3 per proporla “a rate” ai loro fans (una pratica disdicevole che, purtroppo, sta diventando la prassi in questo campo), quindi, i Naughty Dog sommano la necessità di mantenere degli standard qualitativi estremamente alti nonostante il numero relativamente esiguo di sviluppatori impegnati nella fase di creazione dei loro progetti (specie rispetto agli eserciti di programmatori part-time assoldati dalle altre aziende del settore). Che sia propria questa, allora, la chiave del successo della saga di Nathan Drake?
Senza lanciarci in profonde elucubrazioni sui danni arrecati dallo sfruttamento eccessivo di forme di lavoro precario nello sviluppo dei videogiochi (anche perchè le conclusioni a cui potremmo giungere, in questo infausto periodo di Online Pass, DLC da day one e pacchetti di vestiti aggiuntivi a pagamento, purtroppo sono sotto gli occhi di tutti), vi lasciamo ricordandovi che Uncharted 3 è previsto in uscita per l’1 novembre solo ed esclusivamente su PlayStation 3.
Uncharted 3: Drake’s Deception – nuove immagini
