Cliff Bleszinski investe su Oculus Rift ma è dubbioso sulle console next-gen

Il creatore di Gears of War non è ancora del tutto convinto sulle possibilità di PlayStation 4 e Xbox 720
Cliff Bleszinski investe su Oculus Rift ma è dubbioso sulle console next-gen
Il creatore di Gears of War non è ancora del tutto convinto sulle possibilità di PlayStation 4 e Xbox 720

Cliff Bleszinski, uno dei più influenti game designer nel panorama videoludico attuale, da sei mesi ha lasciato Epic Games ed è apparentemente inattivo. Nonostante ciò, molti giornalisti cercano di strappargli un’intervista, soprattutto riguardo l’imminente futuro del gaming: ci sono riusciti i ragazzi di Engadget, ai quali “CliffyB” ha parlato di Oculus Rift e delle console di nuova generazione PlayStation 4 e Xbox 720 / Durango / Infinity / come volete chiamarlo.

Il creatore di Gears of War, sorprendendo molti, ha rivelato che è più interessato al visore di realtà virtuale che alle nuove console, tanto che ha personalmente investito denaro nel progetto Oculus Rift:

«Ho un sacco di rispetto per Sony e Microsoft, ma è strano che ora come ora io veda molto più interesse per Rift che per qualsiasi altra cosa. È per forza un segnale di qualcosa che sta cambiando. […] Non so proprio se vedremo mai più un livello di successo come quello di PlayStation 2, che è la console più venduta di tutti i tempi. Quindi adesso come adesso [immettere sul mercato una nuova console] è molto rischioso. Personalmente darò comunque un’occhiata alle nuove console e ci giocherò, ma ora come ora… Questa generazione sta finendo in modo fiacco, non con un botto, mi sembra.»

Cliff passa poi a criticare le uscite annuali, prendendo come esempio Assassin’s Creed:

« Ad esempio, quanti Assassin’s Creed stanno uscendo? Senza offese Ubisoft, ma non riesco nemmeno a contarli. Un Assassin’s Creed è uscito e un paio di mesi dopo hanno già annunciato il seguito. Questa cosa mi ha veramente colpito. Porca vacca, siamo in un mondo dove l’ultimo Assassin’s Creed è appena uscito e già in TV trovi la pubblicità per il successivo. Ma che diamine! […] Ma sapete, è un libero mercato. Se la gente li compra, li compra. Se si tratta di seguiti buoni e solidi, meglio per loro. Se invece ci stanno marciando, possono ingannare i giocatori una volta, forse due. Ma alla fine si arriva al punto che abbiamo visto con i primi Tomb Raider, dove l’uno è stato un vero e proprio fenomeno, il due non era malaccio, e tutti i successivi erano più o meno cloni sempre uguali, e alla fine i giocatori si sono stancati»

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