Timeshift: la recensione


Ho recensito Timeshift per Multiplayer.it. Qui di seguito riporto il solo commento finale, se siete interessanti a leggere la recensione completa seguite pure questo link.

Inizialmente nato come titolo di seconda fascia, TimeShift paga in parte dazio proprio per il suo travagliato processo di sviluppo, che ha visto cambi in tutti gli aspetti legati al gioco, dal publisher all’ambientazione: da un’idea che si dimostra comunque più che buona e abbastanza inesplorata nel campo degli FPS, ne risulta un titolo che osa troppo poco in quegli aspetti che avrebbero potuto distaccarlo dai canoni classici del proprio genere, a cui rimane purtroppo troppo legato, risultando alla lunga ripetitivo pur essendo in grado di divertire comunque molti, soprattutto quanti sapranno apprezzare i poteri della tuta speciale chiudendo un occhio sul sistema di controllo. Saber Interactive dimostra attraverso TimeShift di poter comunque dire la sua nel concorrenziale campo degli shooter in prima persona, pur senza essere in grado di contrastare attesissimi mostri sacri dello stesso genere in uscita proprio di questi tempi. Inoltre il multiplayer di Timeshift merita senz’altro di essere provato da chiunque, viste le simpatiche e indovinate introduzioni del team di sviluppo all’interno del gameplay via rete.

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