Xbox Live e pirateria: un passo indietro?



Forse non tutti sanno che ciò che era impossibile con il primo Xbox è invece facilmente realizzabile con Xbox 360. Di cosa sto parlando? Del poter giocare con giochi warez su Xbox Live senza nessun problema di sorta.

La differenza sostanziale è che nel primo Xbox la modifica consisteva nel rimpiazzare il bios della console con uno hackato o riscritto da zero, mentre su Xbox 360 consiste nel rimpiazzare il firmware del lettore DVD. Forse Microsoft non aveva previsto questo tipo di hack, e apparentemente non ha ancora trovato un metodo sicuro per controllare se quel firmware sia originale. Fatto sta che da mesi chiunque può giocare con titoli pirata su Xbox Live, cosa impensabile con Xbox 1 perché si veniva scoperti in pochissimo tempo con conseguente bannaggio vitalizio della console dal servizio online.

Ma perché dopo mesi e mesi Microsoft, che in passato si era mobilitata velocemente ed energicamente per combattere il fenomeno della pirateria, ancora non ha trovato un modo per fermare i giochi warez sul Live di 360? E’ davvero così difficile risolvere il problema?
Qualcuno pensa che non basterebbe nemmeno chiedere un hash del firmware del lettore, poiché esso si potrebbe tranquillamente programmare per restituire l’hash del firmware originale quando richiesto. Forse, come ipotizza il nostro Manp, l’unico modo sarebbe leggere tutto il firmware, copiarlo in memoria e farne l’hash per poi confrontarlo con una tabella di hash che si trova nel bios della console e non del lettore. Ma non siamo sicuri che ciò sia possibile. Inoltre, nel caso in cui la modifica del firmware si di quelle “passtrought”, cioè che cambiano il firmware al volo durante l’avvio della console, a una richiesta di leggere il firmware completo si potrebbe passare quello originale ma poi far partire comunque i giochi pirata.

Quel che è certo è che alcune persone stanno già pensando che la tardiva reazione di Microsoft sia dovuta a una strategia precisa, la stessa della quale è stata più volte accusata Sky: lasciar diffondere per un certo numero di mesi la pirateria allo scopo di allargare la base installata per rilasciare poi un aggiornamento che non permetta più di utilizzare giochi warez su Xbox Live, facendo in modo che molti di quei giocatori abituati a giocare a scrocco non vogliano abbandonare l’online e comincino a spendere quattrini. Per la cronaca, Gamesblog non ritiene molto verosimile questa ipotesi.

Il problema è più difficile da risolvere di quel che si pensa? Il colosso di Redmond sta semplicemente prendendo tempo per fare le cose per bene? Sono vere le ipotesi maliziose di cui sopra? La verità la sa solo la stessa Microsoft, che magari risolverà il problema già dal prossimo aggiornamento. Chi lo sa.

Voi che ne pensate?

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